La tua foto è incredibilmente costruita nei minimi dettagli:
il tuo volto è sereno ma con uno sguardo che vuole testimoniare una verità, da te profondamente conosciuta - i tuoi occhi, che indicano un punto ben preciso, sono dentro ad una cornice che li protegge e li determina - i tuoi capelli delimitano con accuratezza la forma quasi ovale del tuo volto - la tua bocca ha un’espressione quasi assente, forse permette solo un lieve sottile respiro, una tua esistenza umana - l’orologio con 1 2 3 4 5 punti posizionato esattamente dietro alla tua testa, quasi a forma di luna crescente, vuole determinare un momento della storia, un piccolo orecchio è sufficiente per ascoltare il suono del tempo - quella porta aperta a destra della scena dichiara il tuo ingresso nella storia - la tua celestina quasi trasparente camicia, sottolinea la semplicità del tuo linguaggio, però le braccia e le mani sono scoperte in segno di profondo rispetto che vogliono unire in un solo pensiero due rare testimonianze, la cinghietta metallica che si intravede del tuo orologio è per un sottile collegamento con l’orologio dietro alla tua testa - sullo sfondo un celo si rispecchia in un mare quasi come se nella linea dell’orizzonte diventasse un’unica cosa per l’instabilità dell’universo, il verde dell’acqua è desiderio di rinascita - nel piano del piccolo mobile antico, al centro si intravede un fregio, forse una conchiglia, un po’ come fosse da scoprire dopo la lettura di un’importante documento - nel piano c’è un oggetto che sostiene una sfera rossastra con dei riflessi di luce e con delle macchie, forse un universo iniziale sostenuto da un candelabro dove inizia la sacra storia umana - infine in un piano di vetro che diventa solo una sottile linea d’appoggio per della frutta che brilla di luce, cinque piccole sfere arancio con un’atra sfera più grande rossa e con una zona dietro di grappoli più scuri, stanno a significare che ogni frutto ha per l’uomo il suo distinto e utile nutrimento, non solo del corpo ma soprattutto dell’anima.
Grazie, Paolo Renier