domenica 18 febbraio 2018

Gruppo di ricercatori cinesi scopre un’antica Caverna Extraterrestre al confine tra Cina e Tibet


Gli scettici :"sono alberi fossilizzati".

Il negare l'evidenza è una delle "qualità" che dipende dal saper mentire a se stessi, ed autoconvincersi che le proprie menzogne corrispondano al vero.




Opere di LUCIO TARZARIOL




Gruppo di ricercatori cinesi scopre un’antica Caverna Extraterrestre al confine tra Cina e Tibet. Tredici anni fa, un gruppo di ricercatori cinesi ha individuato ed esplorato un’antica grotta così insolita che un’ipotesi extraterrestre è stata prontamente presa in considerazione. Le affascinanti rovine sono state scoperte nella remota natura selvaggia che costituisce la maggior parte dell’incrocio tra la provincia cinese di Qinghai e la prefettura autonoma tibetana. Nel corso della storia, raramente gli umani si sono stabiliti in questa zona aspra e inospitale. Solo occasionalmente i mandriani migranti attraversano le regioni montuose a nord. Nella zona non sono presenti impianti industriali, né tanto meno i resti di civiltà con capacità avanzate di lavorazione dei metalli.
 
Nonostante questo, in cima a un costone roccioso chiamato Monte Baigong si trova una rovina a forma di piramide con tre ingressi triangolari. Due di loro sono crollati, ma il rimanente conduce in una caverna scavata artificialmente che penetra nel cuore della montagna. Incorporate nelle pareti e nel pavimento della caverna vi sono centinaia di antichi tubi metallici, disposti in quella che sembra essere stata una sofisticata rete per scopi e origini sconosciute.

  
I tubi arrugginiti vanno da un diametro di uno stuzzicadenti a 1,5 piedi di diametro e collegano la grotta al vicino Toson Hu, un lago di acqua salata a 300 piedi di distanza. Sulla riva settentrionale del Lago di Toson, l’erosione ha esposto centinaia di questi dotti arcaici. Questo dettaglio ha portato i ricercatori a credere che chiunque abbia costruito le tubature lo ha usato come sistema di drenaggio o come sistema per pompare acqua salata dal lago
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Sconcertati dalla complessità della rete di tubi, i ricercatori hanno prelevato campioni di strani tubi metallici per effettuare le analisi presso l’Istituto di Geologia di Pechino. Dopo le analisi i ricercatori hanno avuto la loro più grande sorpresa.
Facendo uso di un processo chiamato datazione termoluminescenza, gli scienziati sono stati in grado di analizzare la struttura cristallina dei tubi e hanno determinato che erano stati sottoposti a calore estremo circa 140-150.000 anni fa. In altre parole, i tubi erano stati fusi molto prima che gli umani iniziassero a dilettarsi nella lavorazione dei metalli. Una civiltà avanzata che costruisce strutture complesse 145.000 mila anni prima di noi? L’unica risposta sarebbe quella che queste strutture potrebbero essere aliene.

 L’analisi chimica ha rivelato anche dettagli più strani. I tubi erano stati fusi usando una strana lega composta al 92% da metalli comuni e minerali come l’ossido di ferro, il biossido di silicio e l’ossido di calcio, ma conteneva anche l’8% di materiali sconosciuti. Questo aspetto intrigante ha spianato la strada all’ipotesi extraterrestre. Incapace di identificare l’8% esotico, i ricercatori si sono rivolti ai costituenti rimanenti e hanno scoperto un altro aspetto sconcertante: i tubi contenevano una percentuale di silice specifica di Marte. La notizia è caduta come una bomba, la storia è diventata rapidamente virale e la gente ha iniziato a flirtare sul Monte Baigong per vedere gli artefatti anomali. Hanno anche eretto un monumento con una parabola satellitare sopra, un riferimento diretto agli sforzi per contattare le civiltà extraterrestri. 


Di conseguenza, il governo cinese ha chiuso l’area e ha inviato guardie all’ingresso della grotta. Questo atteggiamento è altamente sospetto, per non dire altro. Gli scettici dicono che i tubi di Baigong non sono altro che radici di alberi fossilizzate che in qualche modo si sono depositati nei sedimenti, indurendosi nel corso degli anni e che alla fine sono diventati le strutture insolite che hanno messo in crisi tutti. Se questo è il caso, perché dovrebbero intervenire le autorità e far sorvegliare il sito dai militari? Perchè le analisi confermano il contrario, che si tratta appunto di materiale alieno e non cortecce o radici di alberi?

Questa situazione portò i teorici della cospirazione a credere che il Monte Baigong fosse una volta visitato da una razza extraterrestre avanzata, probabilmente originaria da Marte. Per qualche ragione, costruirono una piramide artificiale sulla cima della montagna, ospitando quello che sembra essere stato un laboratorio. Questa teoria è intrigante per una serie di ragioni.
 L’intera area che circonda la montagna è costituita da ampie distese di terreno pianeggiante che sarebbero state un sito di atterraggio ideale per grandi astronavi. La cima della montagna rappresenta un punto di osservazione perfetto che si potrebbe usare per sorvegliare atterraggi e decolli.

Recentemente, esplorazioni minerarie hanno mostrato che l’area contiene vari giacimenti di minerali. Qualsiasi civiltà industriosa, non importa quanto avanzata, potrebbe vedere l’utilità di estrarre e gestire queste risorse. Per fare ciò, avrebbero avuto bisogno di un certo tipo di fonte di energia ed è qui che lo scopo dei tubi potrebbe diventare ovvio. Gli scienziati cinesi si chiedevano perché le tubature andassero in acqua salata quando un altro lago d’acqua dolce era ancora più vicino alla piramide. Perché la necessità di acqua contenente una percentuale maggiore di cloruro di sodio? Esaminiamo alcune delle nostre attività e forse possiamo trovare una risposta.  La chimica moderna e la produzione fanno uso di un processo chiamato elettrolisi, che fondamentalmente richiede il passaggio di una corrente elettrica attraverso una soluzione o una sostanza fusa. 

Ciò innesca una reazione chimica che consente la separazione dei materiali. Quando l’acqua subisce l’elettrolisi, si scompone in idrogeno e ossigeno, ma funziona solo quando si usa acqua salata. E vale la pena notare che una miscela di idrogeno liquido e ossigeno liquido è comunemente usata come combustibile per razzi. Qualunque sia la verità dietro a questa sconcertante scoperta, una cosa è certa: non sembra adattarsi a nessuno dei nostri libri di testo tradizionali.