sabato 28 febbraio 2015

GLI UFO NELLE PROFEZIE SULLA FINE DEL MONDO Nel suo nuovo libro TEMPO DI SAPERE - 2012-2050 Lucio Tarzariol le riunisce tutte, e rende anche pubblica per la prima volta una sua personale "Profezia Universale"

Febbraio 2015 - questo mese su Ufo international magazine
Articolo e intervista di Angelo Iacopino all'Artista e studioso Lucio Tarzariol








Gli UFO nelle profezie sulla fine del mondo

Nel suo nuovo libro Tempo di sapere 2012-2050, Lucio Tarzariol rende pubblica          per la prima volta la sua “Profezia Universale”

Il libro uscito da poco, edito da Europa Edizioni, è un ampio testo che tratta e confronta una miriade di profezie cristiane e pagane, conosciute e non, cercando un significato escatologico dei significati più profondi e possibili, rapportati alle scoperte scientifiche e ai destini dell’umanità di cui è preconizzato un ufficiale futura consapevolezza dell’esistenza degli “Esseri celesti”.                                                  “Gerarchie archetipe”, legate da sempre all’uomo, nel tempo chiamate in migliaia di modi: dei, neteru, Anunnaki, angeli, arcangeli o “messaggeri dell’arca”, elohim, alieni, ecc.;  quegli operatori dei “Geni Solari,” fautori dei “corpi astrali intellettivi”, coloro che diedero “l’Ego Sum” all’uomo primitivo e che probabilmente, salveranno la specie umana dalla “fine apocalittica” che molte profezie unitamente e cripticamente descrivono, ma che, per loro compito o esigenza, ci lasciano nelle fauci della selezione naturale, lungo le cicliche distruzioni dalle arcaiche civiltà, nel susseguirsi delle Ere verso un incognita “Evoluzione”  a noi ora preclusa. Precedentemente nel 2005 questo studioso aveva scritto un voluminoso testo sulla creazione e sulle origini dell’uomo dal titolo “L’Invisibile mistero della creazione” edito da Vanessa Atalanta e recensito su “Archeo & Misteri” (aprile-maggio 2011). Un indagine sulle problematiche cosmologiche e antropologiche alla ricerca di miti ed eventi storici, che vedono l’uomo originato da interventi genetici apportati da altri “esseri”. Evidente il riscontro  di una riflessione escatologica, sopra le sacre scritture, sopra lo “Spirito creativo” in esse celato e sopra l’antico sapere delle prime civiltà scomparse sulla faccia della terra. Un testo ricco di frammenti di una “conoscenza antica”, che sono giunti fino a noi, fra studi, scritti, scoperte, miti e leggende che sono stati messi a confronto tra loro e rapportati con le odierne conoscenze scientifiche, pur rimanendo sempre misteri che ancora oggi avvolgono la nostra realtà e ciò che ci circonda.

            COSA  SONO  LE  PROFEZIE

Tornando al recente libro “Tempo di sapere 2012-2050”, c’è da premettere che, secondo  Tarzariol, ciò che chiamiamo profezia non sarebbe altro che una pianificazione di accadimenti umani gestiti da una stirpe che ci ha ibridati e ci controlla da sempre in modo ciclico, con esseri semidivini, umani “superdotati”, ritenuti dall’uo­mo semplice, per l’appunto, “Divini”, ma in realtà creati ad hoc; basti pensare a tutte le arcaiche leggende e miti di esseri che insegnarono e interagirono con l’uomo; si ricordino gli scritti di Esiodo, Mosè, Enoch, Melchisedek, Gesù e la Sua trasfigurazione, Krisna e molti altri ancora. Sempre a dir di Tarzariol, molte forze a Noi occulte sono da sempre in gioco con questa schiera di Esseri che sono più vicini di quanto Noi solitamente pensiamo ed interagiscono attraverso massonerie, abduction, channeling, magia avatarica e ritualità, da migliaia di anni forse perché abbisognano delle nostre stesse “energie animiche” che già gli egizi chiamavano Kà e Bà, o delle nostre esperienze vis­sute da “girare all’IO Creatore”, o meglio Dio. Il rischio di estinzione è sempre presente, sostiene  Tarzariol, ma finché necessitiamo a Dio e agli Dei, non dovremmo temere la distruzione umana, ma temere la distruzione sociale e individuale della dignità che ora pensiamo o ci illudiamo di aver raggiunto, che ad alcuni alieni magari ben poco interessa, non è sempre il fine dei loro scopi. Ricordiamoci, continua Tarzariol,  che c’è da sempre una “Guerra cosmica” tra forze in atto, per cui se un domani, come affermano anche alcuni esponenti del WWF, verso il 2050, la Terra con le sue problematiche dell’effetto serra, estinguerà alcuni alimenti come il grano e non sarà in grado di offrire cibo per tutti, o come prevede la NASA, la fine del mondo giungerà entro 20 anni magari con flotte di UFO in rotta verso la Terra; forse dovrem­mo appellarci solo alla misericordia di alcuni di quegli Esseri che per loro interesse o interesse divino ci proteggono, anche se è lecito sempre pensare che anche questo possa essere pia­nificato. Stessa cosa vale per le nostre attuali crisi politiche ed economiche volute da quei “massoni”, o “capitalisti ban­chieri”, che seguono il loro dio denaro, magari adempiendo consapevolmente o inconsapevolmente a fini che nemmeno sospettano, ed intavolati sempre da alcune di queste stirpi di “Esseri” alieni. Ultimamente, ribadisce ancora Tarzariol, mi sono convinto che i grandi uomini di potere sono realmente controllati da “Forze, o da altri esseri”, quei pochi che reggono il gioco del pianeta, come fossimo un allevamento da mantene­re e far crescere sotto un’egida sconosciuta e per scopi scono­sciuti, che l’umile essere spesso teorizza sforzandosi di capire. I mezzi con cui applicano il controllo sono i mezzi di comu­nicazione, i poteri politici e religiosi che da sempre adempio­no il loro compito, a volte cadendo solo negli egoismi di un male oscuro, solo perché le “Potenze”, in quel dato momento, sono quelle malvagie che ciclicamente vengono purificate dai più svariati cataclismi, sia a livello cosmico che batterico, ecc.; probabilmente anche questo serve, o deve servire, ma è vero che siamo anche noi a deciderne alcune dinamiche riportando i necessari equilibri. Tutti lavoriamo per un’“Opera” che non conosciamo nell’in­sieme, e se è così c’è un motivo ben preciso e noi dobbiamo averne almeno la consapevolezza, dato che ora ci è permessa, per ampliare quello che si può definire il nostro “concetto di libertà”, nel rispetto degli altri. Più volte nei miei scritti, rivela Tarzariol, ho teorizzato la possibilità che l’uomo si autogestisca dal suo futuro per mezzo di una “Autocoscienza Collettiva”, lo stesso “Grande Essere” che definiamo “Dio, o Padre”, che si muove ad opera degli istinti e delle idee creative e probabilmente anche attraverso archetipi ed altre gerarchie di esseri che un tempo chiamavamo angeli e che ora definiamo alieni. Voglio confessare, puntualizza sempre Tarzariol, che è mio parere pensare che, dietro a queste figure sante ed angeliche o demoniache, qualunque esse siano, c’è la “mano archetipa aliena”, o meglio, se volete, ci sono gli “Arconti Operatori della Creazione”, che pianificano e conducono gli eventi futuri, come fosse un grande “Ordine del giorno” del “Futuro o eterno Presente”, necessario ai loro fini che non è detto combacino con i nostri, dato che nella “Creazione”, vige il regime di “Dualità” e Noi siamo parte della “Creazione”, ma gli “Interessi individuali e sociali” a vari livelli di creazione spesso non combaciano in quanto il livello inferiore soccombe quasi sempre alle necessità del livello superiore. Alcune profezie saranno solo fantasiose, altre saranno solo ispirate, ma alcune sono “messaggi di pianificazioni”, veri messaggi di quelle “figure archetipe aliene”, di Entità che conoscono e hanno pianificato e pianificano la “Nostra Storia”, e la “Creazione”. Bisogna ricordare che tutti i Profeti vivono la loro esistenza terrena svolgendo compiti impartiti da Entità superiori, che a loro volta adempiono il volere degli Dei o, se volete, di Dio, la “Matrice Creativa”. Per cui alcune comunicazioni possono essere reali messaggi di coloro che vivono un “continuum temporale”, sempre pre­sente, secondo le teorie del fisico Bonn, che vede un verificar­si di sola “Realtà presente”. In ogni caso, contrariamente, po­trebbero essere anche solo, come già detto, profezie di Realtà semplicemente pianificate da questi “Archetipi” superiori, che possiamo chiamare anche “Entità aliene”, ma che tanto aliene alla Terra, in realtà poi non sono, dato che da millen­ni interagiscono con l’uomo, la loro creatura terrestre su cui hanno sempre sperimentato e da dove traggono l’energia di cui abbisognano per il loro stesso sussistere. Dopo molti studi e comprensioni, Tarzariol arriva alla conclusione che tutti quegli esseri considerati divinità, angeli e de­moni di tutte le religioni umane sono in realtà, per l’appunto, “Esseri Alieni”, “Archetipi della Creazione” che un tempo, come ora, interferirono e interferiscono con la nostra realtà umana; e non è assurdo pensare che operino per la necessa­ria dualità “della loro Esistenza”, anche quella umana che, probabilmente, ha già visto altre sue fini.          

                        COSA   DICONO  LE  PROFEZIE

Focalizziamo ora la nostra attenzione al discorso sui contenuti delle profezie. Purtroppo sembrerebbero tutte negative e nefaste,  a partire da quelle a breve scadenza fino ad arrivare alla “fine del mondo” (intesa non come fine  assoluta, ma come fine di questa nostra generazione). Subito dopo dovrebbe seguire  un tempo in cui l’umanità avrà una  Nuova Era impostata sulla pace e sulla felicità.Tra i probabili avvenimenti che si dovrebbero verificare in futuro, fra i tanti, ribadisce Tarzariol, primeggia la logica previsione fatta dallo scienziato britannico John Bed­dington, secondo il quale i cambiamenti climatici e l’aumento della popolazione mondiale potranno, di questo passo, dar vita ad una “perfetta tempesta” globale che sconvolgerà il pianeta. Infatti lo studioso, nel suo intervento ad una recente conferenza sullo sviluppo sostenibile tenutasi a Westminster, ha affermato che entro il 2030 il mondo si troverà ad affrontare una crisi globale senza precedenti, con 8,3 miliardi di persone costrette a contendersi risorse energetiche, alimentari e idriche, sempre più scarse anche a causa, per l’appunto, dei cambia­menti climatici in atto. Altri eventi profetizzati e ritenuti dai più molto credibili sarebbero:  l’innesto di microchip sull’uomo, la venuta dell’Anticristo, gli impatti di meteoriti sulla Terra, l’inversione del campo magnetico della Terra con i 3 giorni di buio,  guerra con esplosioni atomiche, il grande giudizio e l’Era dell’Acquario.

             I microchip sull’uomo

Di alcuni di questi eventi già ai nostri giorni stiamo assistendo al loro iniziale sviluppo.

Si pensi all’utilizzo dei famosi microchip, che per ora qui in Europa sono riservati solo agli animali do­mestici e al bestiame, ma che in altri paesi vengono anche impiantati su persone per i più svariati motivi di sicurezza, ecc., proprio come un marchio, “il marchio della profezia”; quei “Marchi” voluti dai grandi “mercanti della terra”, quelle Corporazioni Globali che controllano ogni cosa. Non a caso il regista e documentarista hollywoodiano Aaron Russo ha approfondito alcune incredibili ammissioni di Nick Rocke­feller, il quale gli ha detto personalmente che lo scopo finale dell’élite è quello di creare una popolazione controllata da microchip e che la guerra al terrorismo è una bufala, aven­do Rockefeller predetto un “evento” che avrebbe provocato l’invasione di Iraq e Afghanistan undici mesi prima dell’11 settembre 2001; aggiungendo che la Fondazione di famiglia ha creato e finanziato il movimento di liberazione delle donne allo scopo di distruggere la famiglia, e che la riduzione della popolazione è uno scopo fondamentale dell’élite mondiale.  Al momento attuale i microchip messi sugli animali sta diventando una cosa molto comune e a livello sperimentale già diverse persone  hanno già acconsentito  a farseli introdurre nel proprio corpo.

               Venuta dell’Anticristo

L’Anticristo sarebbe un singolo individuo che agirà per tre anni e mezzo. Egli vorrebbe abolire la religio­ne cristiana attuando la sua ricostruzione del tempio di Ge­rusalemme; quindi sembra proprio che la localizzazione del conflitto con l’Anticristo si manifesterebbe proprio in Medio Oriente, in Palestina.

              Meteoriti e asteroidi sulla Terra

Per quanto riguarda le profezie sulla caduta di meteoriti o asteroidi, Salomon Trismosin, nel suo trattato di alchimia del 1512 “Splendor Solis”, riporta le seguenti affermazioni che sono state attribuite ad Ermete Trismegisto.  “Nella nostra ultima età del ferro il mondo intero deve essere ritenuto morto e condannato, il tempo della glo­ria terrena s’avvolge al triste fine. Già si compie l’oracolo: tremate! Presto si vedrà il segno di un astro nel cielo, che di rauco boato empie la terra. La fiamma della folgore inestin­guibile, arma del grande Zeus, pioverà giù dal cielo addosso a chi ha peccato contro un Dio benevolo ed i sepolcri saran­no chiusi in un luogo di ombra con l’altezza di tre unità… lì, staccatasi dall’etere, una stella cadrà sulla terra lasciando il segno”. Pare pertanto che avremo l’apparire di un astro nel cielo con uno sconvolgimento climatico dovuto, probabilmente, ad una meteorite che provocherà forti inondazioni. Da un pò di tempo a questa parte, i vari mass-media spesso si occupano della probabile minaccia dei “corpi celesti” in libera caduta sulla Terra. Ricordiamo a tal proposito che in più giornali si è letto che gli astronomi inglesi hanno deliberatamente dichiarato che hanno fatto una task force, “nell’ipotesi” che un asteroide ve­nisse in traiettoria con la Terra, preparando dei missili che sarebbero pronti a partire per distruggerlo e difenderci; gli americani già da anni sono pronti, tutti sono in allerta perché è possibile che ci sia un asteroide o una cometa che possa im­pattare sulla Terra. Ma è degli ultimi anni la diramazione uf­ficiale in tutti i giornali della notizia che esiste realmente una fascia di asteroidi che si sta avvicinando pericolosamente alla Terra, e che potrebbe essere un pericolo per il nostro pianeta, in particolar modo gli studiosi hanno calcolato che l’asteroide “Apophis” passerà nel 2029 e 2036, e risulta uno dei pochi ad avere probabilità di impatto con la Terra. Detto ciò si legga l’Apocalisse al cap. 8 e se ne traggano le possibili conclusioni:                                                                                                                                    (8) “Il secondo angelo suonò la tromba: come una gran montagna di fuoco fu scagliata nel mare. Un terzo del mare divenne sangue.                                                                                                                    (9) Un terzo delle creature che vivono nel mare morì e un terzo delle navi andò distrutto.                      (10) Il terzo angelo suonò la tromba e cadde dal cielo una grande stella, ardente come una torcia, e colpì un terzo dei fiumi e le sorgenti delle acque.”                                                                                 Quindi si profetizzano cadute di asteroidi che creano inondazioni, e il profeta Geremia, al cap. 51:42, conferma ancora questa ipotesi: “Il mare è salito su Babilonia; essa è stata coperta dal tumulto dei suoi flutti.”

       Inversione del campo magnetico della Terra e i 3 giorno di buio

I “Tre Giorni di Buio” profetizzati da molti veggenti pos­sono benissimo essere collegati ad alcune ipotesi tratte da re­centi studi provenienti da varie fonti più o meno attendibili, che sembrano confermare che arriverà presto il giorno in cui ci sarà effettivamente il momento profetizzato in cui la rotazione della nostra Terra sul proprio asse subirà una fer­mata che durerà 72 ore per poi riprendere a ruotare in senso inverso, con la logica conseguente inversione dei poli ma­gnetici (fenomeno che finora si è ripetuto ciclicamente più volte) con tutti i relativi sconvolgimenti di forze; e ciò ci fa ricordare cosa fu detto dagli antichi egizi al noto Erodoto: “che nel lungo tempo dei re anteriori a Setos, due volte il sole era nato dove suol tramontare” (Storie, libro II-142); e ciò può solo significare che c’è stata una inversione del moto rotato­rio della terra.

Anche gli annali Inca registrano un fatto prodigioso avve­nuto nel terzo anno di regno di Titu Yupanqui Pachacuti II  (nel 1433 a.C. secondo Sitchin): “non vi fu alba per 20 ore”. Ancora più notevole è che la Bibbia lo conferma: dopo che gli Israeliti, sotto la guida di Giosuè, entrarono in Palestina conquistando Gerico, vi fu una battaglia con i Cananei vicino a Beth-Horon (Antico Testamento, Libro di Giosuè, 10, 13).

“E allora il Sole si fermò, si arrestò la Luna,

finché il popolo non si fu vendicato dei nemici.

In verità tutto è scritto nel Libro di Jashar:

il Sole si fermò nel mezzo del cielo

e non si ebbe fretta di scendere

per quasi tutto il giorno”

Quindi Erodoto, la Bibbia e le cronache Inca si confermano a vicenda sull’episodio dell’interruzione della rotazione della Terra per una ventina di ore un giorno del 1433 a.C. (osserva­ta contemporaneamente dagli Ebrei in Palestina e dagli Inca in Sud America, a Cusco). Vi è un’altra conferma negli scritti di Juan de Betanzos (Suma y Narracion de los Incas, 1551) sulla città di Tiahuanacu in Bolivia, vicino al lago Titicaca (a 72 km a ovest di La Paz, a 3.810 m s.l.m.): “Una volta, quan­do il popolo di Con-Tici Viracocha si era già insediato là, la terra si oscurò. Ma Viracocha ordinò al Sole di riprendere il suo movimento nella direzione che ancora oggi esso segue; e così, da un momento all’altro, fece in modo che il Sole desse inizio al giorno”. Fino a poco tempo fa si credevano stabili i poli magnetici della terra, ed è stato confermato che i poli terrestri in realtà non sono immobili, anzi pare addirittura che combinando dati raccolti da geologi e archeologi, i ricercatori abbiano monitorato le posizioni dei poli magnetici negli ultimi 7.000 anni circa; in questo lasso di tempo i poli magnetici avrebbero vagato attraverso tutte le longitudini. Si comprende che è impossibile accettare che i nostri Poli si sposteranno, che il Nord divenga Sud; ma è altrettanto impossibile pensare che nel momento dello slittamento della crosta terrestre sul mare di magma che ci sostiene, tutto si riposizioni sempre nel modo corretto. Nel testo “La grande moria dei dinosauri”, edito da Adelphi, il cinese Kenneth J. Hsu ci informa che questo slittamento è già avvenuto parec­chie volte. Da vari carotaggi, lo scrittore rivelò dove effettiva­mente erano gli antichi Poli nelle varie ere passate; non a caso molti documenti antichi evidenziano strani eventi avvenuti nella notte dei tempi.

Nel papiro di Harris (1300 a.C.) è scritto che “una catastro­fe di fuoco e acqua provocò il rivoltarsi della terra”.

Nel papiro di Ipuwer (1250 a.C.) è scritto che “il mondo prese a girare a rovescio come se fosse una ruota del vasaio e la terra si capovolse”.

Nel papiro Hermitage (1700 a.C.) è scritto che “il mondo si capovolse”.

Nel “Visuddhi Magga” degli indù si legge che “la terra si è scrollata”.                                                     Quetza Sha, sacerdote maya e amico di José Antonio Argüel­les, chiamato “Valum Votan”, ha affermato che negli anni suc­cessivi al 2012, faranno seguito alcuni eventi che porteranno l’uomo in dimensioni superiori. Questo sciamano infatti ha predetto che nel 2024, per l’appunto, ci saranno i tre giorni di Buio, e nel 2029 il passaggio completo alla dimensione superiore con la formazione di un secondo Sole.

                 Continue guerre con l’ultima in cui si useranno le bombe atomiche

Del resto, oltre alle potenziali catastrofi naturali, già Noi uomini della Terra, come parassiti, la stiamo distrug­gendo con lo sfruttamento delle risorse, l’inquinamento, ecc., e se non bastasse, vi si ravvisano le catastrofi sociali e poli­tiche che più da vicino, da sempre creano guerre in vari ter­ritori del pianeta, come del resto la storia ci dimostra e inse­gna. Per cui ci saranno sempre, anche in futuro, paesi che per l’egemonia territoriale o economica dichiareranno guerra a popoli antagonisti vicini. Tenendo conto dello stato mondiale attuale non è assurdo pensare, ad esempio, che i paesi emer­genti come la Cina potrebbero entrare in guerra con gli Stati Uniti (alcuni credono che in quell’occasione l’America verrebbe distrutta da una esplosione atomica,ma questa è un’altra storia..); certo è che per gli interessi delle grandi “Logge Massoniche” infiltrate in ogni fascia po­litica mondiale, è stata pianificata una Crisi per alcuni paesi, già prevista lo scorso secolo da Rudolf Steiner, che porterà i paesi ricchi ad impoverirsi ed i paesi poveri ad arricchirsi, in modo da preparare il mondo ad un unico “Ordine Mondiale”, come già disse il Presidente americano Bush; e a proposito significativi sono questi versi che la S. Vergine di la Salette affidò a Melania: “Vi saranno guerre fino all’ultima guerra, fatta dai dieci re dell’Anticristo; i quali avranno tutti uno stesso dise­gno e saranno i soli che governeranno il mondo…”.

                    Il  Grande  Giudizio e l’Era dell’Acquario

Anche i testi apocrifi vedono l’avverarsi del “Grande Giu­dizio” all’inizio del terzo millennio, cosa che Tarzariol ha già eviden­ziato nel 16° capitolo del suo libro “L’invisibile mistero della creazione” dedicato ai “Rivelati segreti delle stelle”, che qui riportiamo integralmente:

“Ho citato molti enigmi storici, dando più spazio ad Agarthi, perché si crede che proprio ad Agharti sia nata la primor­diale religione che per mezzo di pratiche mistiche, mise per prima l’uomo in comunione con Dio. Esotericamente, tutte le religioni attuali trarrebbero le loro origini dalla religione di Agharti, i loro sacerdoti e iniziatori (Rama, Melchisedec, Buddha, Mosè, i Re Magi, Cristo, Maometto, ecc.), sareb­bero definite dirette emanazioni del re del Mondo, mentre la tradizione originale di Agharti sarebbe stata portata avanti dalle società esoteriche. Gli stessi Aghartiani sarebbero un popolo di semidei, con un’alta tecnologia per la quale al­cuni, come Ossendiwski, li ritengono probabili responsabili degli avvistamenti UFO, giacché solcherebbero i cieli con i loro vimana (uccelli artificiali abitati), Il trattato Vaimani­ka, risalente al quarto secolo avanti Cristo e rinvenuto nel 1875 in un antico tempio indiano, descrive minuziosamente il funzionamento di svariati modelli di questi veicoli ed anche le relative mappe spaziali; inoltre esisterebbe, forse a Lhasa in Tibet, anche un misterioso testo sui “segreti della gravità e della forza centrifuga”, un testo parte di nove libri, che sarebbero stati redatti dai nove scienziati, reggenti l’impe­ro di Ashoka, che migliaia d’anni prima di Cristo riuscì a distruggere l’impero Rama, nello scenario del fiume Indo in Pakistan e che contribuì anche a diffondere il Buddhismo. Ad una certa interpretazione, i vimana possono essere stati mezzi simili al disco alato di Marduk, all’Ashvin o Vailixi at­lantidei, che Eklal Kueshana fa risalire a 20.000 anni fa, o ai dischi del Serpente Piumato della mitologia precolombiana, o al biblico cilindrico leviatano che aveva dentro di sé lam­pade sospese, al pesce di Giona il quale viaggiò tre giorni al suo interno, alle canoe e tartarughe volanti degli indios, all’occhio alato di Horus, agli scudi volanti dei romani, ai V7 tedeschi dell’ultima guerra mondiale, tedeschi che tra l’al­tro organizzarono parecchie spedizioni in Tibet, ed infine agli ufo, o meglio dischi volanti d’oggi. Oggi alcuni studiosi teo­rizzano che il fenomeno ufo sia creato in realtà solo da esseri che esistono nel piano del tempo e che queste fenomenolo­gie sarebbero soltanto manifestazioni energetiche di forma-pensiero verso il passato, che lascerebbero anche impronte tangibili, ma io credo che quest’ipotesi possa risolvere solo alcuni dei milioni d’avvistamenti che avvengono nel mondo. L’uomo ha sempre cercato istintivamente l’origine della sua creazione, sotto una certa logica razionale, si può pen­sare che in principio, traendo spunto dal “Creato”, l’uomo abbia iniziato ad inventare: religioni, mitologie e cominciò così, ad adorare le sue creazioni. Alcuni studiosi hanno cer­cato instancabilmente il vero senso delle mitologie, il pro­fessor De Santillana in collaborazione con la professoressa Herta von Dechend, nella loro opera “Il Mulino di Amleto” del 1969, confrontando una miriade di mitologie, raggiun­sero l’evidente convinzione che le mitologie racchiudessero elementi comuni di alta astronomia, come i dati per calco­lare la precessione degli equinozi, cioè quella lenta oscil­lazione dell’asse terrestre dovuta dall’attrazione del sole e della luna sul rigonfiamento equatoriale che determina un scivolamento ciclico della cintura dello zodiaco in modo che all’equinozio di primavera ogni costellazione ospiti il sole per 2.160 anni compiendo così il ciclo completo delle costellazioni in 25.920 anni; e ciò li portò a pensare che qualcuno in arcaico tempo, abbia inserito nel D.N.A della nostra civiltà queste informazioni, chiamate dallo studioso Giorgio Terzoli, per l’appunto “Orologio Cosmico”, cioè, quelle che sono, a mio parere, le “corrispondenze” che in­fluenzano la vita sulla terra e sono tanto care agli esoteri­ci; ed è questo il primo linguaggio che potrebbe rivelare quei cicli cosmici catastrofici che la scienza teorizza ana­lizzando le variazioni climatiche apportate dai movimenti millenari del pianeta (movimento conico, precessione, ecc.) che a quanto pare assieme ai corpi celesti furono la causa primaria della scomparsa delle antiche civiltà che ebbero le loro divinità strettamente legate alle costellazioni corri­spondenti, come fu con l’era precessionale del Leone (dal 10960 a.C. al 8800 a.C.), l’era del “leone alato”, in cui probabilmente si costruì la sfinge egizia; l’era del Cancro (dal 8800 a.C. al 6640 a.C.); l’era dei Gemelli (dal 6640 a.C. al 4800 a.C.), dei “figli del tuono”, la probabile Età dell’Oro in cui l’uomo riuscì a riprodurre il fuoco, i pri­-“Alfa e Beta Geminorum”; l’era del Toro (dal 4800 a.C al 2320 a.C.) in cui si scrisse la “Torà”, cioè la legge dopo che scesero i primi “iniziatori” circa 10.000 fa e gli isra­eliti iniziarono ad adorare il vitello d’oro e il bue api in Egitto, apparve il toro del dio Mitra, il Toro Mneis o On, il Baal Adad “dio dell’atmosfera” dell’ Isola di Pasqua, ecc.; l’era dell’Ariete (dal 2320 a.C. al 160 a.C.) in cui l’Ei dei canaaniti, l’Osiride, e il dio Khnum egizi, il Giove Ammone e Mosè ne possiedono iconograficamente le corna, l’era in cui gli accadi veneravano il capro Uz che vegliava il disco solare, venerato anche dagli incas; e l’era precessionale dei Pesci (dal160 a.C. al 2000 d.C.) appena terminata, ed è in questo periodo che nacque Gesù, infatti non a caso, fu rappresentato dai primi cristiani da un pesce, inoltre lo stesso nome greco IXTHUS, o Ichthys, o Ictùs significa pe­sce ed è acronimo di Iesùs Cristòs, indicava nascostamente “Lesus Xristos Theou Uios Soter”, cioè Gesù Cristo figlio di Dio Salvatore, inoltre la stessa sua nascita da alcuni è stata fatta risalire all’equinozio di primavera sotto il segno dei Pesci, e questo ci fa capire che ormai era giunta l’Era dell’Acquario. In merito a quest’era Gesù disse in uno dei vangeli apocrifi attribuiti a Tommaso: “Un giorno Gesù ci spiegò i segreti delle stelle. Era un mattino di prima­vera. Dall’alto del colle vedevamo nella pianura lontana, sorgere il Sole là dove all’orizzonte ancora brillava una luminosa costellazione”. “Passano le costellazioni” disse Gesù“ dopo l’Ariete, i Pesci. E poi verrà l’Acquario. Al­lora l’uomo scoprirà che i morti sono vivi e che la morte non esiste”. A quanto pare l’era dell’Acquario, la “New Age”, “le Divinità o chi per esse” si stanno preparando a camminare sulla Terra con noi, come fu in memore tempo e ci sveleranno, se pronti e responsabili, i vari misteri occulti tra cui i fenomeni elettrici di cui accenna l’occultista H. P. Blavatsky, facendoci così evolvere secondo l’occulta dot­trina impartita dall’antica Loggia Bianca ormai confusa; ma coloro che comprenderanno saranno fuori dagli odierni schemi sociali, ed evoluti in quelli che istintivamente tendiamo e sappiamo essere giusti “nell’Amore”, solo allora saremmo degni e capaci di controllare e comprendere quelle armi nucleari che la scienza ci ha mostrato, come fanno gli Dei con le loro “super nove”. Sarà il pianeta Terra che modificando il suo asse magnetico, creerà la possibilità di accedere ad una nuova dimensione di luce. “Non vi sarà più notte” dice l’Apocalisse di Giovanni, “come non vi sarà più morte perché la dimensione della luce è quella dell’amore”, o come dice Enoch: “si è fatta luce come il giorno sopra la Terra e l’oscurità è passata. E vi sarà una luce infinita”. Il passaggio dall’era dei Pesci all’era dell’Acquario a quanto pare porterà innovazioni dovute al fenomeno precessionale degli equinozi che attiverà alcune forze magnetiche, una nuova “porta dimensionale” con il creatore, “i nuovi cieli” dell’Apocalisse, questo fino a quando “satana sarà liberato” e ritorneranno i ciclici cataclismi dovuti allo stesso fenomeno. Galileo, percependo intuitivamente tali concetti, scrisse: “Ma sopra tutte le invenzioni stupende, quale eminenza di mente, quella di colui che s’immaginò di trovare modo di comunicare i reconditi pensieri a qualsivoglia altra persona, benché distante lunghissimo intervallo di luogo o di tempo? Parlare con quelli che sono nelle Indie, parlare a quelli che non sono ancora nati, ne saranno se non di qua a mille anni o diecimila”, in queste parole Galileo evidenzia l’ipotesi di “Esseri” superiori, probabilmente gli stessi nostri creatori che continuamente cerchiamo e rietichettiamo. Nel Vecchio Commentario in merito all’umano, odierno ciclo evolutivo si legge: “Ciò che è un mistero non lo sarà più e ciò che è stato velato sarà ora rivelato; quello che è stato ritirato riemergerà alla luce e tutti gli uomini lo vedranno e se ne rallegreranno. Questo momento verrà quando la desolazione avrà compiuto il suo lavoro benefico, quando tutte le cose saranno state distrutte e quando gli uomini avranno cercato, mediante la sofferenza, di essere impressionati da quello che hanno scartato nel vano inseguire quanto era a portata di mano e facile da raggiungere. Ciò, una volta posseduto, si dimostrò agente di morte: tuttavia gli uomini cercavano la vita, non la morte”. Se prendiamo di nuovo in considerazione la precessione equinoziale e leggiamo il 64° capitolo del Libro egizio dei Morti attribuito a Thot, appare evidente la pericolosità del passaggio dalla sesta era dei Pesci alla settima era dell’Acquario; infatti si legge:

“… Calcolando e tenendo in debito conto i giorni e le ore propizie delle stelle di Orione e delle dodici divinità che le reggono, ecco che esse congiungono le mani palmo a palmo, ma la sesta fra esse pende sull’orlo dell’abisso nell’ora della disfatta del demonio; ecco che io giungo quale trionfatore innanzi ad un vasto spazio nel mondo inferiore…  quando cessati i massacri il sangue degli impuri si sarà raffreddato e la Terra nuovamente composta dalla sua interezza si riammanterà di fiori e di novelli frutti.”

                               GLI  UFO  ALLA  FINE  DEL  MONDO

Tralasciamo le generiche profezie per concentrarci esclusivamente su quelle che riguarderebbero gli UFO e gli extraterrestri. Riportiamone alcune tra le più significative estrapolate dal libro di Tarzariol, il quale  è convinto che nel nostro prossimo futuro uno dei più grandi eventi, proba­bilmente, sarà la prova della loro esistenza, loro gli “Angeli e demoni figli delle stelle, di Dio e di Osiride”.

             “Gli  Esseri scesi dal cielo” dalla leggenda degli Hopi

“Tutte le sofferenze sopraggiungenti in questa terra con tor­nado, inondazioni e terremoti sono portate dal soffio di Ma­dre Terra poiché Essa è addolorata”, così ha dichiarato Roberta Blackgoat (Capra Nera), una anziana della Nazione Indipendente Dineh (Navajo) delle Grandi Montagne, aggiungendo che l’area dei Quattro Angoli è particolarmente Sacra perché Essa letteral­mente contiene gli organi interni di Madre Terra, carbon fos­sile ed uranio, che l’Ufficio per gli Affari Indiani ha concesso di estrarre alla Peabody Coal Mine. “Essi stanno cercando di estrarre i suoi preziosi organi per denaro e mio nonno mi ha raccontato che il carbone è come il fegato di Madre Terra e l’uranio è insieme cuore e polmoni di Madre Terra”, così rivelò all’epoca la Blackgoat. Gli Hopi e i Navajo tradizionali stanno com­battendo lo sfruttamento minerario. Comunque una leggen­da Hopi afferma che tutto sarà definito al ritorno di Pahana, chiamato anche il Fratello Bianco, che giungerà da Est. Questo “Fratello Bianco” sembra essere il solito “Uomo Bianco” delle leggende Maya, forse uno di quei viaggiatori del tempo che civilizzò le prime culture terrestri; del resto, sempre secondo gli Hopi, in un arcaico tempo, scesero esseri dal cielo “nel tempo della creazione”, dove la “Donna Bisonte Bianco” comparve per istruire il loro popolo, per qualche mo­tivo cosmico. A proposito, il 7 agosto 1970, davanti a molti testimoni, un UFO fu fotografato da Chuck Roberts del Cor­riere di Prescott, e pare che questo sia capitato dopo una sorta di chiamata attuata da diversi indiani Hopi che l’hanno inter­pretato come un parziale compimento di una certa iscrizione sulla Seconda Mesa, un avvertimento dell’arrivo del Giorno della Purificazione, quando i veri Hopi voleranno verso al­tri pianeti in “vascelli senza ali”. Infatti gli Hopi sostengono che i sopravvissuti del Grande Diluvio, migliaia di anni fa, si divisero in quattro gruppi che si diressero in tutte le quattro direzioni. Solo un gruppo completò il suo viaggio, al Polo Nord e oltre, sotto la guida di una Brillante Stella in cui viag­giava il Grande Spirito Massau’u. All’arrivo, dopo la discesa, egli creò un petroglifo sulla Seconda Mesa, raffigurante una fanciulla che viaggia in un velivolo senza ali a forma di cupo­la. Il petroglifo significava l’arrivo del Giorno della Purifica­zione, quando i veri Hopi sarebbero volati su altri pianeti in “vascelli senza ali”.

                 “Esseri provenienti dal cosmo” profetizzati da Giordano Bruno

Il domenicano Giordano Bruno nel ‘500  profetizzò: “Quando i tempi saranno maturi, l’e­goismo e il denaro regneranno sovrani... Si vedranno santi e madonne dappertutto, miracoli e avvenimenti straordinari e ruote di fuoco nel cielo... Magia, astrologia, alchimia e sa­tanismo coinvolgeranno molte persone. Satana sarà presente sulla Terra e ingannerà molti. E molti saranno coloro che lo seguiranno. E molti saranno coloro che sentiranno la sua presenza. La veste di Satana sarà sempre seducente. E sarà la veste di esseri provenienti dal cosmo, ... perché la Terra è solamente un granello di sabbia, nella progressione infinita dell’universo.”

Alla conclusione dell’età del figlio, che potrebbe iniziare con la fine del secondo millennio, l’uomo avrà detto tutto ciò che poteva dire. E si sarà dilaniato da solo, in un mondo ric­co e povero nello stesso tempo, dove tutto correrà in fretta e dove le cose semplici saranno bandite, perché l’uomo di quel tempo sarà complicato, e sottomesso a macchine, ancor più complicate.

                 “I viaggiatori del tempo” nelle profezie di Papa Giovanni  XXIII

Le profezie di Angelo Roncalli, “il Papa Buono,” vennero scritte intorno al 1935, quando Roncalli era delegato aposto­lico in Turchia. Pare che le profezie siano state trascritte dal cancelliere di una società segreta e videro la luce solo nel 1976 in un libro di Pier Carpi dal titolo “Le profezie di Papa Giovanni”.

Le profezie annunciano tempi difficili, per alcuni versi al­cune sembrano già accadute. Vi sono riferimenti ad un Gran Maestro, “il Santo Scalzo”, che alcuni identificano in Sai Baba, per altri è papa Francesco, e ad esplosioni atomiche già profetizzate da profeti, veggenti e persino da incredibili viaggiatori del tempo.

“Nella tua casa riceverai un santo a piedi nudi. E farai at­tendere i potenti, le mani disarmate, a pregarti. Il santo par­lerà anche per te in ogni contrada e dal mondo ecco i bian­chi fiori ti avvolgeranno. Tuo sarà il viaggio del coraggio, la grande sfida al mondo ed all’immondo principe del mondo. E ti farai scalzo, e camminerai col santo scalzo.”

“Due fratelli e nessuno sarà Padre vero. La Madre sarà vedova. I fratelli d’Oriente e d’Occidente si uccideranno e nell’assalto uccideranno i loro figli. Allora scenderà dal monte il santo scalzo e scuoterà il regno, dinnanzi alla tomba dello scalzo. Ascoltate le sue parole.

Il Santo scalzo scende simbolicamente dal suo piedestallo per soccorrere un’umanità affranta dalla lotta e dal sangue. Il monte di cui si parla va interpretato, o si riferisce alla col­lina di Puttaparthi?

“Nella terra di Brahma una voce disarmata. È la coscienza del mondo, che non morirà mai. Da lui verrà al mondo un nuovo ordine di cose”. “I due capi russi si scontrano nel nome dell’umanità. Nella terra celeste sta la voce di chi ama il mondo e parla per i de­boli... Roma, accetta le rovine, non stendere fiori o sete per i piedi nudi di chi viene. Questi piedi amano il dolore”.

                  La profezia dei Wingmakers sulla invasione aliena e i viaggi temporali  

Un’altra storia attinente ai viaggi temporali, che sembra essere una delle saghe di Star Trek, riguarda i Wingmakers. In questa saga la Terra appare come un pianeta tenuto sotto controllo da una sorta di Federazione Galattica comprenden­te vari esseri viventi dei pianeti della nostra galassia, come sosteneva già il Colonnello Corso quando parlava di scam­bi tecnologici con razze aliene come i Grigi, contattate dagli USA, che distano migliaia di anni luce e che giungerebbero fino a noi viaggiando con tecnologie che contemplano, per l’appunto, i viaggi spazio-temporali. Infatti una certa teoria sostiene che il tempo e lo spazio non siano lineari ma cur­vi, e li si potrebbe piegare artificialmente tramite l’impiego di campi energetici che collassando permetterebbero viaggi spaziali e temporali e non dimentichiamo i casi di abduction in cui si procederebbe al rapimento con la creazione di una “bolla spazio temperale”.

La notizia dei Wingmakers ebbe inizio dal ritrovamento di uno strano oggetto rinvenuto nel 1972, in una zona non ben identificata del Nuovo Messico settentrionale, in un antico sito di indiani americani; assieme al vasellame si rinvenne questo strano manufatto ritenuto un congegno di natura extra­terrestre, identificato come una “Radio Bussola” cosi descrit­ta: “La superficie metallica risulta coperta di geroglifici ed esaminata al microscopio presenterebbe migliaia di anelli, minuscole corde spinali riunite come gangli dei nervi, ognu­na di 8 o 10 cm. Un manufatto che, sul luogo del ritrovamen­to, pulsa in un lugubre misterioso suono”.

Pare che la scoperta ovviamente presupponesse una pre­senza extraterrestre preistorica sul pianeta, ma nonostante ciò tutto finì archiviato sotto il nome “Ancient Arrow”. Succes­sivamente, nel 1994, dopo uno smottamento che rivelò una serie di caverne e tunnel con dipinti, furono trovati reperti che vennero definiti “tecnologie aliene inattive” e un particolare “disco ottico” illeggibile, in quanto non esisteva la tecnologia idonea per accedere alle informazioni in esso contenute.

La competenza passò all’ACIO e nel 1997 a Jamisson Neru­da che riuscì a decifrare le pitture e leggere il disco, ricavan­done ben 8.000 pagine di informazioni sulla razza aliena che viveva in futuro divulgando il proprio sapere nei suoi viaggi temporali: i Wingmakers. Essi avrebbero interagito con la nostra razza in periodi diversi con lo scopo di aiutarci a sviluppare i nostri intelletti e la nostra coscienza; hanno pro­fetizzato una futura invasione aliena, ed una mutazione del 23° cromosoma che avverrà nel genoma umano, con lo scopo di crearne un 24° che permetterà all’umanità di evolversi.

Tutto ciò appare incredibile, ma anche se fosse solo fantasia, chi ci dice che non sia poi una futura realtà, dato che qualcuno l’ha pensato?

In merito ai viaggi temporali riportiamo alcuni versi di una pro­fezia del 2005: “Fu scoperto il cunicolo più veloce, e si passò il tempo, ma imma­ne numero di genti perì nella via, ma fu chiara poi la via, e si varcarono le ere, mentre nella nostra realtà, si ricominciò un diverso inizio di civiltà uguale”.

Alla luce di quanto detto sulla possibilità dei “viaggi spa­zio-tempo”, apparirebbero più chiare anche le parole che nostro Signore rivolse a Isaia quando disse: “Va’ e riferi­sci a Ezechia: Dice il Signore Dio di Davide tuo padre: Ho ascoltato la tua preghiera e ho visto le tue lacrime; ecco io aggiungerò alla tua vita quindici anni. Libererò te e questa città dalla mano del re di Assiria; proteggerò questa città. Da parte del Signore questo ti sia come segno che egli manterrà la promessa che ti ha fatto. Ecco, io faccio tornare indietro di dieci gradi l’ombra sulla meridiana, che è già scesa con il Sole sull’orologio di Acaz». E il Sole retrocesse di dieci gradi sulla scala che aveva disceso”. Inoltre assumerebbero altra valenza i versi sacri che si riferiscono ad apparizioni, come quelli dell’Apocalisse 1,8-16: “Ora, come mi voltai per vedere chi fosse colui che mi parlava, vidi sette candelabri d’oro e in mezzo ai candelabri c’era uno simile a figlio di uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d’oro.

I capelli della testa erano candidi, simili a lana candida, come neve. Aveva gli occhi fiammeggianti come fuoco, i piedi avevano l’aspetto del Rame splendente purificato nel crogio­lo. La voce era simile al fragore di grandi acque. Nella destra teneva sette stelle, dalla bocca gli usciva una spada affilata a doppio taglio e il suo volto somigliava al Sole quando splende in tutta la sua forza”.

Queste visioni potrebbero essere benissimo proiezioni spazio-temporali; del resto tradizioni antiche narrano, per l’appunto, di un monte magnetico nel quale scomparivano o venivano rapiti coloro che avevano raggiunto una certa “il­luminazione spirituale”. Su questa linea di pensiero, anche quelli che chiamiamo oggi “contatti alieni” sarebbero solo “interazione, o controllo dell’evoluzione umana”, del “Logos Planetario”, da parte di altre gerarchie e tipologie di esseri dell’universo, del “Creato”, provenienti da altri mondi dello “spazio” distanti anni luce, o per l’appunto da altre dimen­sioni parallele, o addirittura da noi stessi, dal nostro stesso futuro, come dimostrerebbe, se vera, l’allucinante e incredi­bile traduzione geroglifica del fantomatico disco sopra citato, appartenente ai Wingmakers, nostri posteri di 750 anni, sco­perto nelle caverne del Nuovo Messico.

             “La stele messicana di Tortuguero” e ” Le brillanti navi dorate provenienti da Schwerta”

Le parti leggibili della nota stele messicana di Tortuguero, nello stato di Tabasco, sembrano profetizzare cambiamenti importanti, nello specifico i geroglifici sono stati così tradot­ti dall’epigrafista David Stuart: “Alla fine di 13 Baktun, il 4 Ahau 3 Kankin, 13.0.0.0.0, (un’età del mondo) qualcosa ac­cadrà quando Bolon Yokte discenderà”. Questo riferimento esplicito alla fine del tredicesimo baktun, il giorno 4 ahaw indicherebbe, secondo lo studioso, esclusivamente il 21 di­cembre 2012, giorno corrispondente al 4 ahaw nel calendario cholq’ih di 260 giorni. Inoltre, l’evento profetizzato per que­sta data, la discesa del dio Bolon Yokte K’u, presenterebbe alcune interessanti somiglianze con un tema dell’ideologia 2012. Infatti, secondo John Major Jenkins, il dio Bolon Yokte K’u ha forti connessioni con la guerra e con il mito Maya della creazione. L’11 agosto 3114 a.C. ebbe inizio una nuova Era Solare, e rinacque il Signore del Sole. Le divinità, come i “Signori della Creazione”, vengono spesso descritti nell’atto di essere presenti alla rinascita del mondo, compresa quella chiamata Bolon Yokte K’u la quale è intimamente connessa con guerra, conflitti e gli Inferi. Proprio come accade nelle profezie bibliche; comunque, Jenkins ritiene che questa divinità possa assumere a volte la forma “dell’Albero del Mondo”, un simbolo della Via Lattea e un’indicazione astronomica chiave nell’antico mito Maya della “Creazione”. C’é da credere che gli avvenimenti futuri portino all’ufficiale presa di coscienza, da parte dell’u­manità, della realtà aliena, quegli stessi esseri “divini” che un tempo scesero sulla terra e interagirono con gli uomini cambiandone l’evoluzione. Basti ricordare la nota Cronaca di Akakor del giornalista tedesco Karl Brugger che nel 1972 venne a conoscenza di un’arcaica storia dei nativi america­ni conservata nei libri sacri noti come Il Libro del Giagua­ro, Il Libro dell’Aquila, Il Libro della Formica e Il Libro del Serpente d’Acqua. Brugger racconta che nel 13.000 a.C. brillanti navi dorate scesero nelle giungle lussureggianti del Sudamerica, guidate da “Maestri stranieri dalla pelle bianca” che avevano il volto contornato dalla barba, una folta chio­ma nera con riflessi blu e sei dita alle mani e ai piedi. Questi “alieni” dissero di provenire da Schwerta, una costellazione lontanissima con innumerevoli pianeti, che incrocia la Terra ogni 6.000 anni. Giunsero nel nostro pianeta con una scono­sciuta tecnologia: pietre magiche per guardare ovunque nel mondo, arnesi che scagliavano fulmini e incidevano le rocce; riuscivano perfino ad aprire il corpo dei malati senza toccarlo. Con grande amore, questi “dei” donarono agli indios il lume della civiltà e gettarono le basi di un impero vastissimo che comprendeva Akakor, la fortezza imprendibile di pietra, nella vallata sui monti al confine tra Perù e Brasile, Akanis in Mes­sico e Akahim in Venezuela, le grandiose città di Humbaya e Patite in Bolivia, Emin sul Grande Fiume e Cadira, e maesto­si luoghi sacri: Salazare, Tiahuanaco e Manoa sull’altopiano a sud. Pare che i nativi ancora oggi attendano con pazienza il ritorno degli “Dei” che non hanno mai dimenticato. Potrebbe essere giusta la traduzione di David Stuart quando dice: “Alla fine di 13 Baktun, il 4 Ahau 3 Kankin, 13.0.0.0.0, qualcosa accadrà quando Bolon Yokte discenderà”.

                “Il ritorno degli Dei delle stelle” nella profezia dei Maya

I Maya ci dicono anche che ritorneranno gli “dei delle stel­le”; lo sciamano “Valum Votan” parla di “Maya galattici”, viandanti del cielo, in ogni caso extraterrestri; e come disse San Pietroburgo: “Montagne invisibili passeranno nel cielo, e quando una di queste si vedrà, mancherà il tempo della preghiera”: qui c’è da chiedersi se saranno meteore o astro­navi.

                “Cavalieri d’acciaio solcheranno le nubi” nei versi del Ragno Nero

Il Monaco nero o Ragno nero è il nome dato a un monaco veggente bavarese che visse intorno alla seconda metà del XVI secolo tra Ratisbona, Monaco e Augusta. Sulle sue pro­fezie, tornate alla luce all’inizio del Settecento, appariva, per l’appunto, un sigillo dalle fattezze di un ragno nero.

Proponiamo di seguito questi suoi strabilianti versi: “Cavalieri d’acciaio solcheranno le nubi e grideranno al tempo la parola del Principe funesto. E il seme germoglierà. E il seme spronerà l’uomo a combattere”. “Piangete madri! Gettate le vostre viscere al fuoco. Squar­ciate il vostro grembo”. “L’uomo non nascerà più da don­na perché è arrivato Lui, l’ultimo figlio di Osiride. Così era scritto”. “Cosi chiudiamo la finestra sulla vigna del padre”. “Ma non piangete”. “È ora che gli occhi si chiudano. Perché la vite non darà più vino. E la terra non darà più grano. Così fino alla nuova giornata che andremo a cercare nell’infinito”.

                  “Gli angeli scenderanno dal cielo” rivelazione di Gesù a Padre Pio

Riportiamo una parte molto interessante di un messaggio di Gesù dato a  Padre Pio (il noto sacerdote cappuccino stigmatizzato e recentemente santificato)  “Per prepararvi a questa prova, vi darò dei segni e delle istruzioni. La notte sarà freddissima, il vento spunterà, il tuono si farà sentire. Chiudete tutte le porte e tutte le finestre. Non parlate con nessuno di fuori... Non guardate fuori durante il terremo­to, perché l’ira del Padre Mio è santa, non sopportereste la vista della Sua ira. Nella terza notte cesseranno i terremoti ed il fuoco, ed il giorno dopo il sole risplenderà di nuovo. Gli angeli scenderanno dal cielo e porteranno sulla terra lo spirito della pace. Un terzo dell’umanità perirà. Quando il mondo è stato affidato all’uomo era un giardino. L’uomo lo ha trasformato in un rovaio pieno di veleni. Nulla serve or­mai per purificare la casa dell’uomo. È necessaria un’opera profonda, che può venire solo dal cielo. Preparatevi a vivere tre giorni al buio totale. Questi tre giorni sono molto vicini... E in questi giorni rimarrete come morti, senza mangiare e senza bere. Poi tornerà la luce. Ma molti saranno gli uomini che non la vedranno più. Scomparirà una terra... una gran­de terra. Un paese sarà cancellato per sempre dalle carte geografiche... E con lui verrà trascinata nel fango la storia, la ricchezza e gli uomini... Dall’ira di Dio non saranno ri­sparmiati gli uomini di scienza, ma gli uomini di cuore. Una meteora cadrà sulla terra e tutto sussulterà. Sarà un disastro, molto peggiore di una guerra. Molte cose saranno cancella­te. E questo sarà uno dei segni... Avrete dei momenti tragici. State attenti al mese di maggio. Vedo ancora dei terremoti, delle alluvioni … Pregate per i tre giorni di buio che vivrete, ma non lasciatevi smarrire... Verranno a mancare le cose più essenziali. Fate delle provviste, almeno per tre mesi... Tut­to precipiterà in pochissimo tempo. Quando ve ne renderete conto, avrete già la valanga addosso. L’umanità è vicina al baratro... Cercate di stare vicini, di aiutarvi, perché avrete bisogno l’un l’altro di aiuto... Molti uomini hanno davanti il precipizio e non lo vedono”.

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Ma chi è  Lucio Giuseppe Tarzariol ?

E’ un Artista indagatore dei misteri della Natura, fondatore del movimento artistico "I Reminiscenti". Amministratore di due biblioteche comunali è molto impegnato nella sua attività artistica con scritti,installazioni, mostre personali e collettive, promosse a livello nazionale e internazionale. Ha ottenuto varie recensioni e numerosissimi consensi di critica e di pubblico. Con la sua arte e le sue ricerche di “Archeoalienismo”, vuole comunicare l’esistenza di una realtà aliena che ha influenzato e influenza l’evoluzione umana. Per cui realizza e riproduce opere di qualsiasi livello artistico e archeologico, dedicando tempo alla ricerca di oggetti anacronistici autentici ed originali che testimoniano tale pensiero, nella prospettica realtà virtuale di “un‘Arte aliena” che ha influenzato e contribuito alla generazione dell’uomo che diviene esso stesso “opera” perdendo il tanto caro antropocentrismo.

Ci rivolgiamo a lui per cercare di comprendere il suo pensiero e la sua opera, ponendogli subito la prima domanda.

Ci vuole spiegare il significato del termine “Archeoalienismo” da Lei personalmente coniato ?

Nel 2001 ho coniato il termine “Archeoalienismo” ed in Arte “Archeoalienismo artistico”, con l’intenzione di promuovere con studi e ricerche ma anche artisticamente quella ricerca unitaria, tesa a rivelare la vera origine dell’uomo, la sua futura evoluzione ed evidenziare tutti i possibili contatti che ci sono stati e ci saranno ancora con “l’archetipo divino” che da sempre è in contatto con l’umanità terrestre che, a mio parere senza alcun dubbio, deve il suo stato evolutivo di coscienza agli arcaici incontri con le altre forme di vita extraterrestre, da sempre celati fra gli archetipi religiosi e le grandi guide dei nostri popoli.

Questa ricerca si avvale di una forte analisi logica interiore che comparata ad una ricerca storica, simbologia e archeologica di notizie e confronti, che oggi per nostra fortuna sono meno celati e più di dominio pubblico.

Credo che l’Archeoalinenismo”, in sostanza, porterà un nuovo concetto di evoluzione umana, un nuovo concetto di “Creazione, ibridazione”, che avrà grande impatto culturale e informativo nel nostro futuro; diffondendo così una nuova consapevolezza “cosmopolita” di fratellanza e discendenza da altri Esseri non umani che hanno interferito sulla genesi dell’Uomo. Questo accade e accadrà sempre di più perché, “l’Arte”, per l'appunto, è sempre stata uno dei mezzi più antichi e consoni alla comunicazione e come si sa è il potere creativo dell’arte, che rimane necessità e ricerca per l’Artista, diventa nello stesso tempo, “mezzo visivo” per scandagliare la ricerca delle nostre origini con un “sondaggio simbolico ed etimologico”, che porterà una futura più ampia e nuova consapevolezza al resto della gente che ora ignora una “visibile Realtà” nascosta dagli odierni schemi sociali, appositamente preparati.

Con i mezzi dell’arte ho cercato di fare ancora di più,  con il concetto di “Archeologia del futuro”,  che ho portato avanti con il Movimento Artistico  “I Reminiscenti”, con  le mie Installazioni artistiche realizzate negli anni e con le “Sculture fossili” che troverete anche  in questo mio libro; con queste mie opere ho voluto evidenziare il “bisogno di un rinnovamento”, ormai già iniziato in modo disgregato negli animi  dei popoli civilizzati. In queste opere il presente è visto come un arcano passato, dove la cognizione metafisica dell’uomo è proiettata all’infinito futuro alla ricerca, ancora una volta, dell’inspiegabile; ma con la consapevolezza di subire una lenta evoluzione naturale nel tempo. Con queste opere ho voluto esasperare la speranza in un sorgere di un nuovo spiritualismo, aperto alla ricerca, ma anche al bisogno umano, in quanto parte essenziale dei “Principi innati”

miraggio di un lontano futuro inimmaginabile, generando così un nuovo punto d’osservazione, da do

Nel libro fra le varie profezie più o meno note, spicca quella sua inedita, definita “Profezia universale segreta sulla fine dei tempi” che riportiamo qui di seguito a beneficio dei nostri lettori:

E tutti vorranno potere,

e ogni repubblica cadrà nel baratro di se stessa,

nuovi imperatori sorgeranno ad est, a nord, a sud, ad ovest,

e nuove contese fioriranno da vecchia storia,

che esempi di male protese ai posteri più stolti.

Rievocò i vecchi anni il maggior numero di uomini,

ma da ora non passerà ancora un millennio,

che l’uomo riprenderà gli animi di gloria degli avi,

e vorrà solo potere,

e sarà caos e dialettico conflitto,

e poi ad armi si farà violenza tra i gruppi.

Ma il popolo indifferente all’improvviso si ritroverà in mi­seria,

e sarà più volgo il volgo, più immoralità che moralità.

E la scienza1 progredirà,

nonostante del mondo i malanni,

e a più scienza meno sarà lo spirito del principio del Dio,

che in noi lentamente muta.

E la grande nucleare non fu,

ma altra più grave guerra d’animi sconvolse gli intelletti.

La lussuria, gli interessi, diventarono le nuove fedi,

e l’uomo cadde nell’abisso del suo nulla,

più cosciente d’esser nulla,

e in un millennio accade il questio.

ALLA FINE 1

Ma dopo il primo millennio nuovi santoni nasceranno,

e verranno a riportar sano lo spirito degli adulti del volgo,

e si aprirà la strada verso la scienza dell’uomo,

verso la luce,

e il principio inizierà il suo cammino,

fino a conquistare l’intera mente di ogni uomo,

e solo allora la pace sarà tale.

E le navi nel cielo e nello spazio,

voleranno ai confini del tempo,

ma passeranno cinque millenni.

Poi la terra più muta alla vita,

pian piano si spegnerà,

   e colonie di genti varcheranno i cieli in cerca di nuova terra,

e due millenni persero le genti nello spazio nero.

Morta la terra tutti in altra luce,

ma la distruzione colpì la maggior parte di genti,

fuggiti gli altri, i posteri superstiti, il nuovo eden troveran­no,

ma non sarà giardino,

solo pietra e poca vita di genesi.

Duro lavoro e ricominciò dall’inizio l’uomo,

con la nuova residua scienza,

e dieci millenni per ritornar al punto di incrocio,

del ciclo che li vedrà ad ora uguali.

Atene sarà la nuova patria,

la Grecia avrà partorito una nuova figlia più pura,

ma non sarà in terra.

ALLA FINE 2

Trascorsi i lustri dei millenni,

calvi gli uomini come in antichi tempi,

vivranno il loro sapere e la loro saggezza a spalla nuda,

sopra i nostri cieli, in templi spaziali di luce,

che riporteranno vecchi ricordi che si noteranno appena.

Donne pure,

e la calvizie sarà allora fascino,

la saggezza a loro dovuta sarà parità ineguagliata,

non ci sarà più morte ne vita, ma coscienza2 che evolve,

e il corpo per ognuno sarà deciso,

perché più segreti avrà la materia.

Rette di luce segneranno l’uomo nello spazio,

e prenderà corpo a suo volere,

procreare sarà solo deciso dal fato,

che non sarà più tale,

ma nostra scelta,

e che sarà comune a tutti,

perché unica sarà la coscienza e la decisione.

Fu scoperto il cunicolo più veloce,

e si passò il tempo,

ma immane numero di genti perì nella via,

ma fu chiara poi la via,

e si varcarono le ere,

mentre nella nostra realtà,

si ricominciò un diverso inizio di civiltà uguale.

(29 luglio 1995 h. 17.23)

ALLA FINE 3

Fu innalzato il principio e trovata la luce,

fu chiara saggezza e maggior intelletto,

fu pura l’anima e l’equo decidere,

fu il nostro destino evoluto.

Era lo spirito del Dio,

l’energia in noi,

quello che ora percepiamo appena.

ALLA FINE 43

Santo ogni corpo,

risorto lo spirito,

Fummo e saremo il Dio personificato nel cielo,

ma senza ricordo di peccato,

ci sarà unica coscienza,  che riesploderà nel terzo ciclo del tempo che mai muta.

ALLA FINE 5

Non sarà che la fine,

che vivrà uguale per millenni,

non sarà che la fine

da dove inizierà diverso l’identico,

per propria volontà,

solo quando la noia dell’uguale,

colpirà la mente più grande,

solo quando fu necessario il volere,

per il ritorno delle vecchie ere.

Quando la mente sarà evoluta coscienza di sapere di ma­teria,

nell’apice dell’equilibrio divino di auto-creazione.

Il punto di congiunzione tra Dio e l’uomo,

tra materia e coscienza,

tra spazio e tempo.

(Mattina del 3 luglio 1995)

L’energia vitale è la coscienza di materia.

La materia totale è il corpo di Dio.

La coscienza totale è lo spirito di Dio.

Uomo è universo di atomi di minor entità e materia, come un Dio in miniatura.

Uomo parte dei sistemi planetari, dell’universo superiore del “divino”.

Il ciclo del ripetersi è il moto di creazione auto-gestita in­consapevolmente nell’individualità,

mentre calcolata dall’universale coscienza collegata, che in noi si può identificare come istinto di tendenze innate, insite.

(29 Luglio 1995 h. 16.53)  

Schiava la storia porterà la pace dei precisi, ma schiavi gli altri saranno rimasti soli al pagare del profano.

Notte buia trascorrerà e in fondo nuovo giorno apparirà la vita la pace più bianca.

Saltate al di là delle specie morte e buio nero, ma non solo al dovrai mano colpirà e a nuova luce un cuore emigrerà all’eterno fino in fondo nel dio più nero.

Gioia e pace per la specie che farà il pane per i figli.

(12 marzo 1996 h. 19.17)

  Quando e in che modo l’ha avuta ? Ci svela i suoi contenuti ?

Ormai è passato molto tempo dalla stesura di questi versi, certo è che in quel periodo ero assalito, se si può dire, da una forte “Creatività”.  Avevo la necessità esistenziale di creare, e scrivere. In particolari momenti, sentivo la forte necessità di dover scrivere, una forza ignota mi costringeva a farlo; la cosa curiosa è che scrivevo a caso, senza penare, senza ragionare, come se fossi lo scriba di qualcun altro. Rileggendo successivamente le frasi, avevano un senso ed Io mi sentivo come svuotato. Non ho mai dato tanta importanza a questi accadimenti, ma poi ho sentito interiormente il bisogno di rivalutare questi scritti e dato che avevo in bozza questa mia ricerca sulle profezie, ho tenuto opportuno di inserirla’. In questo mio libro, indirettamente vi è scritto anche il motivo di questa mia decisione, quando scrivo: “La profezia è una forma di “arte”, non a caso Platone diceva: “L’Arte può essere anche la trascrizione che il rapsodo esegue, di una dettatura degli Dei”. Poi già nel modo antico si considerava in tal modo la profezia, basti ricordare Cicerone che considerava la profezia come l’avvicinarsi della natura umana alla natura divina; così anche Plutarco, che credeva addirittura all’autenticità degli oracoli delle sibille che avevano realmente profetizzato i destini delle guerre della Grecia antica.

Del resto, se siamo in accordo col Platonismo, l'anima è il punto di unione fra l'intellegibile e il principio materiale, il sensibile, dove ciò che è intellegibile è rappresentato dall’essenza dell’idea che forma le caratteristiche di ogni individuo, e sono pertanto parte di Dio “che è tutte le idee”. Tommaso d'Aquino, a questo proposito, affermava concettualmente che se l'anima è creata per analogia “dell'Ente” e le idee di cui è fatta sono una copia diversa dall'originale che è Dio, si può ritenere che l'anima sia un ponte fra la materialità del corpo e l'originale di queste idee. Si può pertanto sostenere che quando la memoria si libera dalla materia diventa chiaroveggenza, psicometria e profezia”.

Come avete potuto vedere vi i sono  varie “ Alla Fine”, secondo il momento temporale “dell’Ispirazione”; teniamo conto che è una “Visione universale” e credo vada interpretata individualmente, dato che la verità interpretativa è una potremmo trovarla semplicemente in Noi stessi, secondo la nostra “illuminazione”. Io stesso, come ho potuto, ho messo le mie note che allora mi sembravano coerenti.

Che messaggio ha voluto dare con la rappresentazione di quei simboli riportati sulla copertina

del libro “Tempo di sapere 2012-2050”  ?

Abbiamo un’astronave sopra una città e Gesù crocifisso davanti, cosa mai vorrà dire? Presto detto: negli prossimi anni sarà ufficializzata l’esistenza aliena, nessuno potrà avere più dubbi, ma sarà solo l’inizio, probabilmente solo le future generazioni comprenderanno a fondo, il vero coinvolgimento, il fatto che questi Esseri alieni, archetipi della “Creazione” ci hanno visitato e ci visitano ed interagiscono con Noi, da sempre per le loro necessità, per adempire ai loro compiti e voleri, che non sempre combaciano con i nostri. Alcuni Profeti hanno cercato di dircelo sotto l’egida dell’’loro “ Divinità; fu così che nella Bibbia fu profetizzato re Ciro, chiamandolo l’Unto e fu conquistatore di Babilonia, fu così che il profeta Daniele interpretò il sogno del re svelando le profezie future, o meglio  “l’Ordine del giorno” voluto da Dio,  Jawe degli Elohim lo stesso che più tardi mando in terra un altro Unto, Gesù a vigilare, che fu una delle tante guide come fu Horus, Akhenaton, il “re alieno”, Ermete Trismegistos, Quetzalcoatl “il Serpente piumato precolombiano”, Buddha, Krisna, Melkisedek, Padmasambhava con il suo libro tibetano di morti e molti altri,
guarda caso, nascono sempre  in circostanze poco chiare come la nascita verginale di Gesù. Troverete riflessioni molto importanti sui pensieri finali e considerazioni per la lettura dell’opera.

Ringraziamo Lucio Tarzariol, per la collaborazione offertaci, veramente un personaggio di grande spessore culturale e artistico. Puntualizziamo ai nostri lettori che il suo libro è richiedibile a: ordini@europaedizioni.it  oppure a: reminiscenti@inwind.it