sabato 1 febbraio 2020

La realtà dell'Universo, "la visione olografica per comprendere che tutto è Energia e Informazione di Lucio Tarzariol


 SINOSSI

l’uomo è egocentricamente convinto che la realtà delle forme, “la fuori”, sia oggettiva e non interpretata da Noi. Invece è più logico pensare che ogni essere in natura, "la fuori", crea e vede un mondo diverso a seconda degli strumenti sensoriali che ha in dotazione. Il nostro cervello semplicemente capta e interpreta le onde, particelle di energia, creando le forme tridimensionali come succede ad esempio con i colori, lo stesso concetto non vale solo per il senso visivo ma per tutti i sensi; mentre l’apparato psicofisico crea una sua specifica realtà percettiva su cui ci si crogiola per l’intera vita. Non a caso, G. I. Gurdjieff nei Frammenti di un insegnamento perduto, afferma: “L’uomo moderno vive nel sonno; nato nel sonno, egli muore nel sonno”. "L’uomo immortale", invece, riconosce l'illusione che lo circonda, riesce a trasferire la sua coscienza dal corpo fisico mortale, l’involucro biologico e la personalità che lotta per la sua sopravvivenza di cui è prigioniero, all’Anima, il suo “Se superiore” immortale che vede oltre l’illusione, spostando li il suo centro di consapevolezza. Smettere di identificarsi con la mente per immergersi nel cuore. Per l’immortale il corpo è solo una macchina con cui muoversi in terra, tutto è giusto com’è e finché percepiamo il mondo diversamente non saremmo immortali. Infatti se seguiamo i concetti di psicologia evolutiva multidimensionale, comprendiamo che Materia più Coscienza equivale a “Creazione”. "Tutto è Energia e informazione". Neppure il tempo sembra essere lineare, è solo una nostra percezione. Le vite che sono presenti dentro di noi non sono "precedenti" ma "sincroniche", scandite dalla stessa "Eternità atemporale". Dobbiamo comprendere che oltre il confine del nostro inconscio non esiste prima o poi; tutto diviene, per l'appunto sincronico. Questo dovrebbe farci comprendere che ogni ricordo, o ogni vita passata è solo una rivificazione di un contenuto in noi che è eternamente presente. 
In questo libro costruiremo un “ponte” verso alte comprensioni che contemplano l’ipotesi che tutta la “Creazione” sia un modello di “Matrix olografica” creata da un’avanzatissima civiltà, dove l’Universo sia esso solo un "Grande essere" che ci contiene o una "Dimensione a se stante", si rivelerebbe solo come una struttura artificiale ideata da qualche Entità evoluta. Già Sant’Agostino che anticipò il cogito di Cartesio affermava: “Te che vuoi sapere' sai se tu sei?”. Una gran bella domanda a cui tenteremo di dare risposta.
In questa visione attraverso varie discipline, teorie e rivelazioni indagheremo anche sull’immortalità nelle sue molteplici interpretazioni e sulle nostre Vite, viste come un complesso di dati informatizzati, un insieme di file, “circuiti integrati”, connessi in dinamiche interattive correlate alla propria individuale evoluzione conoscitiva e cognitiva. Il grado possibile di interazione, sia pur nei limiti imposti, ha una sua nemesi di “causa effetto” che configura comportamenti, ambizioni e ottenimenti ricercati in vita e considerati più o meno fortuiti da ogni individuo. Non a caso Albert Eistein diceva: “Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. Sintonizzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà. Non c'è altra via. Questa non è Filosofia, questa è Fisica".
Del resto oramai è dato per certo che anche lo spazio non è altro che energia ad un grado tale da essere vicina allo zero-
energia, quindi allo zero-materia e quindi ad essere "puro tempo". Einstein era convinto che ogni fenomeno fosse deterministico, non a caso affermava: "Che Dio non gioca a dadi con l'Universo", e le nuove scoperte scientifiche sembrano dargli ragione.
Basti pensare alla recente scoperta delle onde gravitazionali già teorizzate dallo stesso Einstein, che ci hanno permesso di osservare la distorsione dello spazio-tempo, stiracchiato e compresso dalle perturbazioni della forza di gravità che si propagano nell'Universo. Per cui queste onde gravitazionali potrebbero permetterci un giorno di studiare e approfondire quei fenomeni ora non percepibili come la luce residua e la radiazione del Big Bang, arrivando, per l’appunto, a ridosso della teorizzata grande esplosione che si dice diede origine all'Universo, ma potrebbe rivelare ben altro. Si pensi "all'Energia oscura", che contribuisce a circa il 75% della densità di materia/energia dell’Universo e ne provoca l’attuale espansione accelerata che fa pensare sia la costante cosmologica di Einstein, oppure sia legata ad un campo di energia primordiale anch’esso legato alla formazione delle particelle elementari. Si pensi ai Blazar “estremi”, (una sorgente altamente energetica, variabile e molto compatta associata a un buco nero supermassiccio situata al centro di una galassia ospitante) sorgenti cosmiche ancora poco studiate che sfidano i modelli interpretativi finora proposti. I Blazar "estremi" dislocati a miliardi di anni luce dalla nostra galassia che accelerano senza sosta particelle a energie elevatissime e rappresentano quei nuclei galattici attivi con un getto che punta verso la Terra.

Molto prima di Einstein,“Il tre volte grande Ermete Trismegisto”, tra i primi a comunicare la conoscenza celeste e divina all’umanità in forma scritta, nella Tavola smeraldina parlava di "Cosa Una" e scrisse:

È vero senza errore e menzogna, é certo e verissimo.
Ciò che è in basso è come ciò che è in alto, e ciò che è in alto è come ciò che è in basso, per compiere i miracoli della Cosa-Una (di una cosa sola).
Come tutte le cose sono sempre state e venute dall'Uno, per mediazione dell’Uno, così tutte le cose nacquero da questa Cosa Unica per adattamento.
Il Sole ne è il padre, la Luna ne è la madre, il Vento l’ha portata nel suo ventre, la Terra è la sua nutrice.
Il padre di tutto, il Telesma di tutto il mondo è qui.
La sua potenza è illimitata se viene convertita in terra.
Separerai la Terra dal Fuoco, il Sottile dal Denso, delicatamente, con grande cura.
Ascende dalla terra al cielo e ridiscende in terra raccogliendo le forze delle cose superiori ed inferiori.
Tu avrai così la gloria di tutto il mondo e fuggirà da te ogni oscurità.
Qui consiste la Forza forte di ogni Forza, perché vincerà tutto quel che è sottile e penetrerà tutto quello che è solido.
Così fu creato il mondo. Da ciò deriveranno innumerevoli adattamenti mirabili il cui segreto sta tutto qui.
Pertanto io fui chiamato Ermete Trismegisto, possessore delle tre parti della Filosofia di tutto il mondo.
Ciò che dissi sull’opera del Sole è perfetto e completo. 

Gli antichi “illuminati” grazie ad una straordinaria sensibilità, maturata attraverso lo stretto legame con la natura e il contatto con le Entità evolute e credute “Divinità” fin dalla notte dei tempi, appresero o teorizzarono tali conoscenze compresa la vera origine del cosmo che è molto vicina a quella oggi suggerita dalla meccanica quantistica odierna. Nell’inno Asya Vanasya, “l’Enigma dell’Universo” del Rishi Dirghatamas, (Rig. Veda I. 164) si riporta: “Colui che questo ha creato, questo non conosce; da chi fu visto ciò, davvero ciò gli rimane nascosto. Egli è invero occultato dentro l’utero della madre; egli che provò molte nascite di progenie".
A volte cambiano solo i termini o l’etichetta con cui vengono espressi i concetti teorici, cosmologici e antropologici della “Creazione” che ora reinterpretiamo e che sempre più assumono connotazioni energetiche informatiche ed olografiche. Concetti difficili da intuire e comprendere per i più che non si fanno tante domande e vivono gli schemi sociali imposti, ma del resto lo stesso Schopenhauer scrisse: "La verità attraversa sempre tre fasi: nella prima viene ridicolizzata; nella seconda ci si oppone violentemente; infine, la si accetta come ovvia".
Si pensi alla “Creazione” interpretata dalla Genesi egizia del mito venerato ad Eliopoli dove la genesi si esprime attraverso il NUN, l'oceano primordiale. Queste “acque oscure” non avevano ne forma ne dimensione ma si estendevano all'infinito e in tutte le direzioni. Nonostante l'indeterminatezza di questo stato il Nun non era il "Nulla", in quanto al suo interno conteneva tutte le informazioni e le potenzialità per generare ogni cosa del creato, dunque il Nun si può definire anche "il non creato" la casa del “Creatore o meglio se volete, il Programmatore”, un’interpretazione che trova correlazione con gli studi di David Bohm che giunse alla sua comprensione affermando che: “tutta la materia non è altro che campi di informazione”. Gli stessi fenomeni della fisica quantistica dove il quanto rappresenta una particella elementare associata ad un campo di forze, sembrano confermare che anche l’atomo, “il mattone” della materia infine è “Energia/Informazione”. Se ciò è vero apparirebbe chiaro che la morte della coscienza non esisterebbe e apparirebbe altrettanto logico che questa conoscenza sarebbe da sempre volutamente vietata ai più perché destabilizzerebbe i poteri che  sapendo, gestiscono tale realtà per i loro fini; e ciò sembra accadere da molto tempo. Così noi oggi siamo indirizzati a dimenticare chi siamo veramente e ci troviamo inconsapevoli che la realtà è veramente relativa a chi la percepisce, in quanto proiettiamo, percepiamo con i nostri sensi e vediamo “la fuori” quello che crediamo, dimenticando così il concetto base della vita: “se crediamo e vogliamo attraverso i nostri desideri di fatto, “Creiamo”, modifichiamo quel file della nostra vita nella grande Matrix olografica. Viviamo in una Matrix creata ad hoc che a volte interagisce con altre Matrix dimensionali, noi stessi creiamo sogni che non sono meno veri di quello che siamo abituati chiamare realtà. Appare ormai ovvio che abbiamo una sorta di "connessione neuro cosmica universale" dove le menti si correlano in una “Divina Grande Coscienza Creatrice”, “l’Entanglement” dell’inconscio collettivo che è invaso da manipolatori invisibili della Matrix che per i loro scopi creano disfunzioni all’interno del nostro Io spirituale più profondo. Con questo libro, piano, piano apriremo le porte alla comprensione più occulta, intrigante e inaspettata. Non dico che tutto quello che dico è assoluta verità, anzi Io vivo nel dubbio, un ponte costruito verso la "Vera Conoscenza;" e sono consapevole che molte delle mie comprensioni saranno difficilmente comprese e accettate, non a caso, lo stesso Schopenhauer scrisse: "La verità attraversa sempre tre fasi: nella prima viene ridicolizzata; nella seconda ci si oppone violentemente; infine, la si accetta come ovvia".
Ed ora richiamo un mio aforisma dove affermo: “Se credete possibile che l’uomo un giorno riuscirà a creare un Mondo con una sua umanità, probabilmente quel giorno è già avvenuto e qualcun altro l’ha già creato”. Compresa tale ipotesi appaiono ancora valide ed esaurienti le millenarie parole del ciclo epico sumero dell’Epopea di Gilgamesh, scritto in caratteri cuneiformi su tavolette d'argilla più di 4500 anni a. C. dove leggiamo:
“La morte è solo un sonno, e dentro il sonno, il sogno di una morte dipinta: chi è nato, vivo resta, anche se dorme una notte o un millennio. Il corpo che non serve si tramuta in farfalla. Nel fare ciò in me e in te, figliolo, il vuoto di coscienza si è annullato. [...]Noi due sappiamo: siamo eterni, ma gli altri non lo sanno. Tu vuoi che tutti sappiano annullare il vuoto di coscienza. Vuoi che la Morte non esista perché sai che non è nel Creato.”