domenica 22 gennaio 2017

Il film “Arrival” lancia un messaggio importante

Con “Arrival”, il regista Denis Villeneuve ci racconta una fantascienza da un altro punto di vista, dove lo scorrere del tempo e le emozioni sono più importanti della tecnologia e degli extraterrestri.
“Arrival”, non è il classico film che narra di un’invasione aliena in stile “Indipendence Day” o la “Guerra dei Mondi” cioè fatta di distruzione e morte.

Non ci sono navi spaziali in cui viene spesso evidenziata la super tecnologia aliena, le super armi, i movimenti di navi spaziali ad altissima velocità. Qui parliamo di navi spaziali a forma di “guscio”, dove all’interno non vediamo nessun tipo di strumentazione iper-tecnologica, non vediamo monitor, non vediamo armi.

“Arrival” comunque ci metterà in contatto con le nostre paure non solo quelle che arrivano dallo spazio, dove lo stato di ansia di tutti governi del mondo è più che giustificata, ma le paure che vivono all’interno di noi stessi. Non voglio raccontarvi la trama del film, lo svolgersi del film ma voglio raccontarvi cosa il film trasmette.
Il film trasmette emozioni, in uno scenario ambientato nel presente nella nostra vita quotidiana. In una vita che va veloce dove regna anche un po di malinconia perfettamente interpretata dalla splendida protagonista Amy Adams.

L’arrivo degli alieni con le loro navi spaziali che vanno a posizionarsi nelle varie località del mondo rompe la routine quotidiana. Tutto cambia c’è vita la fuori ora ci sono prove palpabili. All’interno ci sono esseri viventi intelligenti, gli Eptapodi, che con il loro linguaggio a “cerchi” sono qua sulla terra per comunicarci qualcosa.
Il film nel suo svolgimento regala emozioni, lo studio scientifico e letterario del loro linguaggio metterà in prima linea uno scienziato e un’insegnante di lingue. Diciamo unisce scienza e filosofia dove l’uno ha bisogno dell’altro per l’interpretazione del loro linguaggio.



Arrival” ci porta  vedere il tempo non in maniera lineare, ma di vivere ogni istante della vita con le persone amate in maniera armoniosa e di amore perchè ogni istante è importante…perchè in un solo momento tutto può finire.



Ci insegna a vivere d’amore e non di guerre, un pò come il popolo dei Navi nel film Avatar. “Arrival” eleva le nostre frequenze e vibrazioni ad uno stato di coscienza che se raggiungessimo tutti risolverebbe ogni problema sul nostro pianeta.
“Arrival” ci parla del linguaggio dell’universo, la cui unica lingua che mette in contatto ogni essere vivente di questo cosmo infinito è il sentimento dell’amore perfettamente interpretato da Amy Adams.