giovedì 8 novembre 2012

LA CREATURA DI MORTEGLIANO


Redazione artealiena segue il caso Mortegliano con molto intaresse certi che a breve si dovrà far luce a questa storia che (per adesso) stanno pagando solo i testimoni.

Una verità sconvolgente sul caso Mortegliano: l’ufologo, il Dr. Chiumiento porta alla luce retroscena da brivido. A otto mesi di distanza dai fatti accaduti la notte dell’11.2.2012, sulla rotonda di Mortegliano, il caso dell’avvistamento di una ‘creatura altissima’ ha preso una piega dai risvolti sconvolgenti. Il famoso ufologo che da tanti anni ormai si è staccato da qualsiasi struttura associativa per poter lavorare in modo indipendente secondo i canoni dettati da colui che fu il capostipite nel campo della ricerca ufologica, J. Allen Hynek, dal quale circa 35 anni fa apprese e in seguito sviluppato i suoi rigorosi metodi d’indagine in materia, scavando a fondo in questo eclatante avvenimento, ha scoperto qualcosa di impressionante: ha capito che il teste chiave non aveva raccontato subito tutta la verità, grazie alla testimonianza di un radioamatore pordenonese, anch’egli presente insieme con sua moglie. Quest’ultima infatti aveva, in quella circostanza gridato le seguenti parole: "Adesso lo ammazza!", perché aveva visto che un giovane, con precisione quel primo teste intervistato anche da Magalli ne ‘I fatti vostri’, si era avvicinato alla creatura e questa lo aveva sfiorato toccandolo sul viso e sul petto. Poi al suono del clacson di una vettura l’alieno si era dato alla fuga. Ma questo non è tutto. In un secondo momento, c’è stato un ragazzo di Rivignano che si trovava anch’esso insieme alla sua ragazza con la propria vettura quella sera in quel frangente, preso dal panico da quanto gli era accaduto, aveva deciso di rivelare all’investigatore un fatto veramente incredibile: nella sua auto che aveva i finestrini completamente chiusi….
N.B.: Due persone sono ricoverate in stato di shock, purtroppo da pochi giorni uno dei due è addirittura entrato in coma: si tratta del giovane di 34/35 anni, uno dei testimoni, la sua famiglia per adesso ha chiesto l’anonimato, figuratevi se si viene a sapere dove è ricoverato. Ci sarebbe un assalto da parte dei mass-media, paparazzi, ecc., che proprio adesso sarebbe fuori luogo. Speriamo che se la cavi.