Con la missione spaziale Chang’e 4 ( epoi Chang’e 5), la Cina vuole scandagliare a fondo il terreno lunare nella parte oscura, con lo scopo di costruire una base lunare permanente e poi successivamente utilizzarla come trampolino di lancio verso Marte. La Cina vuole arrivare sul pianeta rosso prima della Russia e degli Stati Uniti.
Dalla sonda Chang’e 4 arrivata sulla Luna, è sceso il robottino per studiare i minerali della superficie, scandagliare il sottosuolo e misurare le radiazioni. Alcuni strumenti sono stati realizzati in Germania, Olanda e Svezia. Chang’e-4 ospita anche una piccola biosfera, formata da un contenitore cilindrico chiuso con aria e acqua nel quale sono stati sistemati semi di patata, del fiore Arabidopsis e alcune uova di baco da seta. Una telecamera ha già trasmesso la crescita degli organismi. «L’esperimento — precisa Liu Hanlong della Chongqing University — ci aiuterà ad accumulare conoscenza per la costruzione di una base lunare». L’ultima tappa, Chang’e-5, è prevista l’anno prossimo e riporterà sulla Terra campioni di suolo lunare. Poi toccherà a un taikonauta, un astronauta cinese: la zona preferita per i futuri sbarchi è proprio il bacino di Aitken sul lato oscuro.
Strutture aliene sul Mare Imbrium
La Cina dopo aver messo il primo piede sul suolo lunare con la missione Chang’e 3, grazie al piccolo lander Yutu, è riuscita a monitorare il suolo e le colline lunari. Nel mosaico delle fotografie, sono comparse misteriose strutture che fanno pensare a qualcosa di diverso rispetto a ciò che si doveva documentare sulla superficie lunare. Queste strutture sono abbastanza definite sullo sfondo lontano e possiedono degli angoli retti e dei barlumi metallici, il che dimostra che i cinesi ora sanno dell’esistenza di strutture aliene sulla luna.
Dalla sonda Chang’e 4 arrivata sulla Luna, è sceso il robottino per studiare i minerali della superficie, scandagliare il sottosuolo e misurare le radiazioni. Alcuni strumenti sono stati realizzati in Germania, Olanda e Svezia. Chang’e-4 ospita anche una piccola biosfera, formata da un contenitore cilindrico chiuso con aria e acqua nel quale sono stati sistemati semi di patata, del fiore Arabidopsis e alcune uova di baco da seta. Una telecamera ha già trasmesso la crescita degli organismi. «L’esperimento — precisa Liu Hanlong della Chongqing University — ci aiuterà ad accumulare conoscenza per la costruzione di una base lunare». L’ultima tappa, Chang’e-5, è prevista l’anno prossimo e riporterà sulla Terra campioni di suolo lunare. Poi toccherà a un taikonauta, un astronauta cinese: la zona preferita per i futuri sbarchi è proprio il bacino di Aitken sul lato oscuro.
Strutture aliene sul Mare Imbrium
La Cina dopo aver messo il primo piede sul suolo lunare con la missione Chang’e 3, grazie al piccolo lander Yutu, è riuscita a monitorare il suolo e le colline lunari. Nel mosaico delle fotografie, sono comparse misteriose strutture che fanno pensare a qualcosa di diverso rispetto a ciò che si doveva documentare sulla superficie lunare. Queste strutture sono abbastanza definite sullo sfondo lontano e possiedono degli angoli retti e dei barlumi metallici, il che dimostra che i cinesi ora sanno dell’esistenza di strutture aliene sulla luna.
I misteriosi edifici erano stati scoperti dal cacciatore di Anomalie spaziali “Streetcap1”, scomparso nel 2018. Infatti attraverso il suo famoso canale di Youtube, ha postato un video in cui vengono mostrate appunto le immagini di questi edifici (terrestri o extraterrestri?) e di un sospetta astronave aliena adagiata sempre sulla superficie lunare. Queste strutture hanno molte somiglianze con gli edifici realizzati dagli esseri umani, tuttavia queste strutture sono rare, la maggior parte delle strutture aliene possiedono un aspetto più fungoso. Questi sono i più difficili da trovare.