Questo blog tratta vari argomenti, affrontati dal noto artista studioso Tarzariol Lucio e curati dalla redazione artealiena.
domenica 21 maggio 2017
Primo prelievo in quota tramite drone
Sono
stati recentemente eseguiti i primi prelievi in quota per mezzo di un
drone semi-professionale. I prelievi si sono avvalsi del "DJI Drone Phantom 4",
fornito di videocamera in alta risoluzione (12 MP/4K) e sistema di
controllo GPS. A bordo del velivolo radiocomandato è montato un kit(realizzato ad hoc) che aspira l'aria in quota e la deposita su filtro
3M. Il drone ha raccolto, in più sessioni, residui di pulviscolo in
un’area non antropizzata, ma costantemente attraversata da corridoi di
discesa impiegati da aviogetti civili in avvicinamento allo scalo
aeroportuale di Nizza. E’ stato dunque seguito un protocollo rigoroso
con il fine di prelevare campioni utili a rilevare i composti chimici
presenti in atmosfera in relazione alle attività di biogeoingegneria
criminale.
Come
sito, è stata scelta un’area dell’entroterra ligure adatta all’uopo. I
prelievi sono stati eseguiti in più sessioni, quindi il filtro di
raccolta è stato smontato e le polveri accumulatesi su di esso sono
state sottoposte alla procedura idonea ad analizzarle con reagenti della
Osumex, come indicato dal produttore del kit. I risultati sono
inequivocabili: il campione palesa, ancora una volta, la presenza di
manganese, cadmio, cobalto, rame e mercurio. Il colore del reagente,
infatti, punta dal verde oliva all'arancione, il che, in rapporto alla
tabella di riferimento, conferma che in atmosfera sil rilevano forti
concentrazioni dei metalli già trovati nel carburante Jet-A1 dalla
scienziata svizzera Ulrike Lohmann,
professoressa di Fisica dell’atmosfera presso l’ETH di Zurigo. Nei
carburanti avio (e quindi nell'aria che respiriamo) sono presenti anche i
due metalli killer già noti e cioè l'alluminio ed il bario [1], ma
sfortunatamente i reagenti forniti dalla Osumex non permettono di
rintracciare questi elementi neurotossici.
Analisi
dei residui carboniosi estratti dal turbofan di un velivolo commerciale
Boeing 777. Il campione, immesso nel reagente, mostra la presenza di
cadmio, rame, cobalto. Si noti il colore della porzione superiore nella
fiala usata per il test e lo si confronti con la scheda di riferimento.
Se possibile, saranno esguiti altri campionamenti sempre sulla base di
una procedura precisa e razionale. Cogliamo l’occasione per ringraziare
tutti coloro che, con il loro fattivo contributo, hanno permesso di
realizzare il progetto. Ci ripromettiamo di organizzare altre iniziative
a corollario di questa, in linea con tutte le altre attuate in questi
anni. Intanto prosegue la raccolta fondi al fine di affiancare, se
possibile, le costose analisi sprettroscopiche a quelle relativamente
più economiche tramite kit Osumex. Queste analisi saranno eseguite con il metodo dei reagenti, come in questo esempio. Qui il link per contribuire alla campagna tramite Paypal.
In alternativa è possibile effettuare un bonifico bancario (IBAN:
IT48I0617522700000001977280 - Causale: "Campagna prelievo in quota") o
su carta Postepay (4023 6009 4336 4051 - Codice fiscale:
MRCRSR61C19I469R). Di seguito il filmato relativo ad alcuni voli
eseguiti con il DJI Phantom 4.