sabato 29 ottobre 2016

Vulcano sotto Roma, terremoto, le profezie lo hanno previsto, dal testo 2012-2050 di Lucio Tarzariol

DOVREMMO ASPETTARCI TERREMOTI SU ROMA?

Ecco cosa dicono le profezie, dagli studi di Lucio Tarzariol




Dagli studi di Lucio Tarzariol da Castello Roganzuolo

La seguente notizia mi fa seriamente pensare:

ROMA - Il vulcano che giace dormiente sotto i Colli Albani, a Roma, si sta risvegliando dopo quasi 36 mila anni di assoluta inattività. Questo è quanto è emerso da uno studio firmato Ingv, Sapienza Università di Roma, Cnr e Università di Madison
Le camere magmatiche, fino ad ora dormienti, hanno iniziato a alimentarsi e quindi c'è la possibilità di un'eruzione, ma "non si tratta di un pericolo imminente". Il tempo del risveglio è stimato in migliaia d'anni.
I ricercatori dell'Ingv hanno osservato negli ultimi 20 anni un sollevamento della superficie terreste di 2-3 mm all'anno proprio a causa di un ammassamento di magma sottostante.
Il ricercatore Fabrizio Marra ha spiegato al TgCom l'attività vulcaniza della zona: "Ci sono stati 11 di questi cicli eruttivi. L'ultimo, avvenuto al Cratere di Albano, è iniziato proprio 41mila anni fa ed è terminato intorno a 36mila anni... Questo vuol dire che il tempo trascorso dall'ultima eruzione è dello stesso ordine dei tempi di ritorno: quindi il vulcano deve considerarsi attivo e pronto per un nuovo futuro risveglio”.



Estratti dal libro Tempo di sapere 2012/2050 dell'Artista Lucio Tarzariol  (Europa Edizioni)

 “IL NOSTRO TEMPO FUTURO”, INTERPRETAZIONI TRATTE DALLE PROFEZIE DI DON BOSCO
Don Giovanni Bosco nacque il 16 agosto 1815 in una piccola frazione di Castelnuovo d'Asti, in Piemonte, e già a nove anni ebbe un sogno profetico:
In una delle sue visioni profetiche vide le afflizioni che avrebbero sconvolto Roma e ne informò addirittura il papa Pio IX: "E di te, o Roma, che sarà? Roma ingrata, Roma effeminata; Roma superba… Roma! Io verrò a te quattro volte. Nella prima percuoterò le tue terre e i suoi abitanti, Nella seconda porterò la strage e lo sterminio fino alle tue mura. Non apri ancora l'occhio? Verrò la terza volta, abbatterò le difese e i difensori ed al comando del Santo Padre subentrerà il regno del terrore, dello spavento, della desolazione. Ma i miei savi fuggono. La mia legge è tuttora calpestata. Perciò farò la quarta visita. Guai a te se la mia legge sarà ancora un nome vano per te. Succederanno prevaricazioni nei dotti e negli ignoranti. Il tuo sangue ed il sangue dei tuoi figli laveranno le macchie che tu fai alla legge di Dio”.

“IL NOSTRO TEMPO FUTURO”, INTERPRETAZIONI TRATTE DALLE  PROFEZIE DI SAN PIETROBURGO
“Sarà in questo tempo che una rosa di sole
avvolgerà la piccola madre
in un sudario
di sangue che si stenderà dalla prima
alla seconda Roma e dalla seconda alla terza.
Su questa terra il sole lascerà il suo segno, ma
sarà sulla terra nera che il sole brucerà le pietre”.

DALLE  PROFEZIE DI MALACHIA
Con Pietro, Malachia chiude la profezia dedicandogli non solo un motto, ma alcuni versi latini: "In persecutione extrema sacrae romanae ecclesiae sedebit Petrus romanus, qui pascet oves in multis tribulationibus; quibi transactis, civitas septis collis diruetur, ed Judex tremendus judicabit populum suum. Amen”, cosi tradotto: "Durante l'ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa, siederà Pietro il romano, che pascerà il suo gregge tra molte tribolazioni; quando queste saranno terminate, la città dai sette colli sarà distrutta, ed il temibile giudice giudicherà il suo popolo. E così sia." Sono molti i profeti che vedono Roma distrutta. Oltre alle previsioni di distruzione di Daniele (capo VII-24) e del Terzo Segreto di Fatima, Santa Brigida vede "Maometto ritornare a Roma, portando una lunga spada e seminando ovunque la discordia..."; e S. Francesco da Paola, nella sua “suddivisione religiosa,” vede l’ultima religione degli ospitalieri eliminare la setta di Maometto. La monaca di Dresda riferisce: “Ho visto allora una fiamma di fuoco cadere sibilando sulla terra e andare a incunearsi tra le case, poco lontano dalla Basilica... E un'enorme voragine si aprì inghiottendo case, strade e persone...". Inoltre sono noti i flagelli previsti da Nostradamus, che si dovrebbero abbattere proprio sulla capitale; nella centuria X, 65 dice: “O grande Roma la tua rovina s’avvicina, non delle tue mura ma della tua consistenza e del tuo sangue. L’Aspro dalle lettere farà così orribile squarcio, il ferro appuntito metterà a tutti fino al manico”. Anche a suor Imelda, nel 1872, apparve Roma distrutta e "coperta di macerie”. Il monaco Rasputin nelle sue profezie parla della distruzione della città eterna: “Nella notte dell’uomo bruciato il sangue scorrerà a fiumi nella Roma dei papi e dei lestofanti. Il popolo uscirà sulle piazze, accecato da un odio covato da tanto tempo e sulle picche lorde di sangue vedrete le teste dei politici, dei nobili e del clero. Il corpo di un uomo venerando verrà trascinato per le strade di Roma da un cavallo bianco e sulla strada rimarrà l’impronta del suo sangue e i lembi della sua pelle. Solo allora si scoprirà che l’uomo venerando era un serpente… e quando sorgerà la luce del nuovo giorno, le fontane di Roma saranno piene di sangue umano, e molti corpi di potenti verranno squartati e gettati ai quattro angoli della città, affinché marciscano separati”. Papa Pio X durante un’udienza vaticana nel 1909 ebbe una visione: “Ciò che ho visto è terribile! Sarò io o il mio successore? Ho visto il papa fuggire dal Vaticano camminando tra i cadaveri dei suoi preti”. Anche un monaco veggente bavarese, vissuto nel XVI secolo e meglio conosciuto come Monaco Nero, o come Ragno Nero, ha predetto la distruzione di Roma. Addirittura in una seduta vudù avvenuta ad Haiti nel 1948 uno spirito “guede” profetizzando ”la Fine” parlò di Roma: “Ciò che io, barone del cimitero, sto per annunciare vale per tutto il mondo e per tutti gli esseri viventi. Il giorno dell’ira sta per venire. I quattro cavalieri dell’Apocalisse stanno già galoppando a briglia sciolta per il mondo. Ma il cavallo giallo (quello che ha nome morte) ha puntato la sua lancia su Roma. Nello stesso anno siederanno tre papi sul trono di Pietro (segno realizzato nel 1978) e il demone Ogu sarà l’Anticristo. Molti gli crederanno e lo seguiranno, ingannati dalle sue parole, e insorgeranno in varie parti del mondo, provocando stragi d’innocenti e grande confusione di idee. Il cavallo giallo mieterà vittime su vittime, coadiuvato dagli altri tre… Attenti ai segni, che saranno tre. La caduta di una monarchia millenaria, l’assassinio di due uomini politici segnati dalle stelle (i Kennedy?) e un terremoto che devasterà Roma e farà crollare il Colosseo”. Sempre sulla distruzione di Roma, ossia di quel particolare cristianesimo, si trova accenno anche in un messaggio trovato nel XVI secolo e attribuito genericamente al Monaco di Padova. In questo messaggio si dice: "Quando l'uomo salirà sulla luna, grandi cose staranno per maturare sulla terra. Roma verrà abbandonata, come gli uomini abbandonano una vecchia megera, e del Colosseo non rimarrà che una montagna di pietre avvelenate". Stando ad una certa interpretazione sembra che la distruzione di Roma avvenga nel 2013, ma ciò non sembra essere affatto la fine del mondo.
Ricordo che il Monaco di Padova visse nel XVIII secolo e le sue profezie sembrano il ripetersi delle profezie che furono già stampate nel libro “De Magnis tribulationibus et Statu Ecclesiae” a Venezia nell’anno 1527 e attribuite ad un eremita di nome Teolosforo, vissuto nel 1300. Alcuni studiosi ritengono che Malachia parli di un ultimo papa, non di un centododicesimo; perciò ci potrebbero essere anche altri papi fra il numero 111 e l'ultimo.
Sulla successione dei ultimi papi c'è anche il citato libro stampato a Venezia nel 1527 intitolato "De Magnis tribolationibus et Statu Ecclesiae", e cioè "Delle grandi tribolazioni e della condizione della chiesa"; in questo testo Giovanni XXIII viene presentato come "uomo di grande umanità e dalla parlata francese". Papa Roncalli rappresentò difatti per molti anni la chiesa di Roma a Parigi, e con il suo successore iniziano le tribolazioni della chiesa. In questo tempo "l'ombra dell'Anticristo inizierà a oscurare la Città Eterna". Giovanni Paolo I "Passerà rapido come una stella cadente, il pastore della laguna", e infatti papa Luciani, che veniva da Venezia, ebbe un pontificato di 31 giorni. Riguardo a Giovanni Paolo II: "Verrà da lontano e macchierà col suo sangue la pietra”, forse in riferimento all’attentato di Alì Agca che gli sparò, “e verrà strappato alla vita". Si prevede quindi una conclusione tragica e violenta del pontificato di papa Wojtyła. Il penultimo papa sarà un "seminatore di pace e di speranza, in un mondo che vive l'ultima speranza.” Mentre l'ultimo papa verrà a Roma da terre lontane "per incontrare la tribolazione e la morte".
“IL NOSTRO TEMPO FUTURO”, INTERPRETAZIONI TRATTE DALLE PROFEZIE MARIANE ED ILTERZO SEGRETO DI FATIMA
“Anche per la Chiesa, verrà il tempo delle Sue più grandi prove. Cardinali, si opporranno a Cardinali; Vescovi a Vescovi. Satana marcerà in mezzo alle Loro file, e a Roma vi saranno cambiamenti. Ciò che è putrido cadrà, e ciò che cadrà, più non si alzerà”. (Ricordo che anche la "bella Signora" di  La Salette ai bambini dirà: "...Roma sparirà e il fuoco cadrà dal cielo e distruggerà tre città. Tutto si crederà perduto e non si vedranno che omicidi; non si sentirà che rumori di armi e bestemmie. I giusti soffriranno molto… Roma perderà la fede e diventerà il seggio dell'Anticristo. I demoni dell'aria, con l'Anticristo, faranno dei grandi prodigi sulla terra e nell'aria e gli uomini si pervertiranno sempre di più...").
“IL NOSTRO TEMPO FUTURO”, INTERPRETAZIONI TRATTE DALLE  PROFEZIE DI MERLINO
Le  profezie di Merlino apparvero intorno al 1280 a Venezia; non hanno mai avuto una seria interpretazione. Qui di seguito propongo alcuni presagi:
Presagio 308: "Da Roma partirà una scomunica, mentre la guerra sarà cruenta in Gerusalemme. Dopo la festa ci sarà il saccheggio. Pietro e Paolo saranno allontanati da Roma e molti saranno condannati all'esilio."
Che pensare?........................................