sabato 23 aprile 2016

HITLER NEL 1918 EBBE UN FIGLIO IN ITALIA A SOLIGO TREVISO. L'ARTISTA BIBLIOFILO LUCIO TARZARIOL RIPERCORRE LA STORIA

 

Sopraggiunte altre prove fotografiche e scoperta nuova documentazione, Hitler era in Italia nel 1918 . La ricerca dell'Artista Biblotecario Lucio Tarzariol ora è un libro a breve acquistabile negli store Amazon, IBIS, Feltrinelli, Mondadori, ecc.

Nel nuovo libro altre incredibili foto che non lasciano dubbi, Adolf Hitler nel 1918 era in Provincia di Treviso.


Sinossi del libro
L’Artista, bibliotecario e studioso Lucio Tarzariol da Castello Roganzuolo mette in luce e argomenta con nuove prove tangibili l’incredibile testimonianza di un parroco veneto che conferma la presenza del Caporale Adolf Hitler in Italia, a Soligo nel 1917, durante la prima Guerra mondiale, dopo la disfatta di Caporetto. Hitler, dopo una breve vacanza concessa dal suo reggimento (il 16° RIR List) che lo vede prima a Dresda poi a Berlino, entra in un servizio di sussistenza alla fanteria austro-ungarica, e giunto in Italia, a Soligo, tesse una relazione sentimentale con una giovane del posto che da lui ebbe anche un figlio nato nel 1919. Una storia poco conosciuta, “che appare incredibile”. L’autore raccoglie e presenta le prove e le testimonianze dell’anziano parroco di Soligo che giungono dal quel piccolo paese della provincia di Treviso, arricchite di nuove indagini e di nuove prove fotografiche e documentali che testimoniano la veridicità del fatto. Il testimone chiave rimane don Giovanni Pasin, allora parroco di Soligo, che faceva parte della congregazione di carità di Farra di Soligo (1881-1970), un parroco con una fama alquanto impeccabile, un amico personale di Giovanni XXIII e del cardinale Piazza, Patriarca di Venezia, nonché anche amministratore dell’Istituto Ospedaliero Bon Bozzola. La notizia pare essere ben fondata, Adolf Hitler era in Italia tra la fine del 1917 e la primavera del 1918. L’autore ricerca ed espone le prove fotografiche, le testimonianze raccolte nel tempo, le recenti conferme, le nuove prove fotografiche e calligrafiche, le prove circostanziali che confermerebbero tale verità: “Hitler lasciò un erede in Italia”.  
L’Artista, bibliotecario e studioso Lucio Tarzariol da Castello Roganzuolo mette in luce e argomenta con nuove prove tangibili l’incredibile testimonianza di un parroco veneto che conferma la presenza del Caporale Adolf Hitler in Italia, a Soligo nel 1917, durante la prima Guerra mondiale, dopo la disfatta di Caporetto. Hitler, dopo una breve vacanza concessa dal suo reggimento (il 16° RIR List) che lo vede prima a Dresda poi a Berlino, entra in un servizio di sussistenza alla fanteria austro-ungarica, e giunto in Italia, a Soligo, tesse una relazione sentimentale con una giovane del posto che da lui ebbe anche un figlio nato nel 1919. Una storia poco conosciuta, “che appare incredibile”. L’autore raccoglie e presenta le prove e le testimonianze dell’anziano parroco di Soligo che giungono dal quel piccolo paese della provincia di Treviso, arricchite di nuove indagini e di nuove prove fotografiche e documentali che testimoniano la veridicità del fatto. Il testimone chiave rimane don Giovanni Pasin, allora parroco di Soligo, che faceva parte della congregazione di carità di Farra di Soligo (1881-1970), un parroco con una fama alquanto impeccabile, un amico personale di Giovanni XXIII e del cardinale Piazza, Patriarca di Venezia, nonché anche amministratore dell’Istituto Ospedaliero Bon Bozzola. La notizia pare essere ben fondata, Adolf Hitler era in Italia tra la fine del 1917 e la primavera del 1918. L’autore ricerca ed espone le prove fotografiche, le testimonianze raccolte nel tempo, le recenti conferme, le nuove prove fotografiche e calligrafiche, le prove circostanziali che confermerebbero tale verità: “Hitler lasciò un erede in Italia”.  

Dalle ricerche di: LUCIO TARZARIOL DA CASTELLO ROGANZUOLO
Ed eccovi l'incredibile foto che ho trovato pubblicata nel Diario di Guerra 1917-18  - L’anno dell’Invasione nemica nel Vittoriese nelle memorie di monsignor Emilio Di Ceva e coordinate da monsignor Sartori - Tipse Vittorio Veneto, 1992. Notare in questa foto addirittura il nome Hitler annotato assieme a quello di Hess. (Hitler è il primo alla vostra sinistra)

 





 
 







Sono riuscito anche ad individuare il posto dove nel 1917/1918 sono state scattate le foto. Basandomi sulla foto originale sono riuscito a capire che il muretto è quello del piazzale della chiesa di Soligo affianco al tempietto. (notare la collinetta dietro)


 

 



 

Luttino di Mons. Giovanni Pasin

In un articolo della famiglia Fullone pubblicato sul web si legge:
Nel febbraio 2016 ho visitato la mia prozia Ines che vive a Farra di Soligo, in provincia di Treviso, e cercando tra le vecchie fotografie ho trovato un album di luttini, i più vecchi dei quali sono di metà anni '30. Le persone a cui si riferiscono sono di Falzè di Piave, luogo dove è nata Ines, e Farra di Soligo, dove vive attualmente. In quel piccolo album sono conservati i ricordi di circa 90 anni di relazioni sociali, ed è per questo che ho ritenuto importante fotografarlo e condividerlo.

Tra di questi segnalo il testamento spirituale di Mons. Giovanni Pasin (1881-1970), parroco di Soligo per oltre 60 anni, e autore del libro sugli eventi di Farra di Soligo durante la I Guerra Mondiale, durante la quale ha accompagnato la popolazione nell'arco di tutto il conflitto. E' una persona che ammiro perchè è riuscito a ricostruire un paese in macerie a partire dalla chiesa ricostruita e ampliata negli anni '20, e per essere sempre stato vicino ai paesani e averli protetti in varie occasioni.

DAL SUO TESTAMENTO SPIRITUALE.

Giunto a questo momento della mia vita, prossimo alla fine, con animo profontadamente grato per le tante concessemi dal Signore ed ottenutemi dalla Vergine Maria, con tanto dispiacere per non avere sempre ad esse corrisposto, chiedo umilmente perdono a Dio.
Carissimi solighesi, tutto il tempo della mia vita sacerdotale l'ho trascorso in mezzo a voi.
Vi ho amati in Gesù Cristo e per questo ho voluto donarmi a voi nell'assiduo ministero sacerdotale.
Chiedo perdono se talvolta nel mio zelo vi ho fortemente rimproverati, o recato dispiacere a qualcuno, come di cuore ho già perdonato a quanti m'avessero offeso o in qualche modo contristato.
Ho condiviso la vita con voi: le gioie, le ansie e le sofferenze di due guerre ed il triste e doloroso periodo della liberazione.
Sono contento perchè mi sembra che secondo le mie forze, vi ho inculcato l'amore per il Catechismo, l'Eucarestia, alla Madonna: era mio dovere farlo, confido che ciò mi sia causa di merito.
Sono tanto contento di essere vissuto in mezzo a voi e mi è ancora di grande consolazione poter chiudere i miei giorni tra voi dopo l'aver lasciato la cura pastorale.
Vi prego: vivete in grazia di Dio, vogliatevi bene.
Raccomando ai cari sacerdoti, suore ed a tutti voi fedeli di Soligo di ricordarvi nella preghiera dell'anima mia, mentre commosso vi benedico tutti, come ho fatto tante e tante volte; vi saluto nel Signore e buon arrivederci in paradiso.
      Ospedale di Soligo, lì 27-12-1969
                                                                                                   Il vostro ex Arciprete
                                                                                                 Mons. Giovanni Pasin


Dopo aver letto il suo testamento spirituale, secondo Voi questo parroco ha avuto il tempo e la volontà di essersi inventato tutta la storia su Hitler? La risposta è certamente no e chi lo crede credo abbia qualche problema di comprensione del prossimo.


 

Sopraggiunte altre prove fotografiche e scoperta nuova documentazione, Hitler era in Italia nel 1918 . La ricerca di Lucio Tarzariol ora è un libro a breve acquistabile negli store Amazon, IBIS, Feltrinelli, Mondadori, ecc.