UNA GRANDE SCOPERTA DALL'INTUIZIONE DI LUCIO TARZARIOL
CHE SCONVOLGE IL SENSO DELLA STORIA CHE CONOSCIAMO
CHE SCONVOLGE IL SENSO DELLA STORIA CHE CONOSCIAMO
Segue l'articolo originale di Lucio Tarzariol e la ripresentazione in veste editoriale di Umberto Visani pubblicata su UFO International magazine di maggio 2015
Dalle “Città astronave” fondate dal patriarca Enoch alle odierne “Navi celesti”
L’Incredibile
scoperta di Lucio Tarzariol che vede
Gerusalemme e Tenochtitlán costruite dal profeta Enoch a immagine della “Casa
di Dio, la Gloria di Dio”, L’Astronave aliena.
In questo articolo evidenzierò la mia recente
scoperta che rivela l’analogia dell’antica architettura planimetrica di due
grandi città come Gerusalemme e Tenochtitlán, fondate,a quanto pare, dallo
stesso profeta biblico Enock, con l’aiuto di divinità che oggi potremmo
chiamare extraterrestri; inoltre le confronteremmo con le presunte foto di
astronavi che alcuni credono oggi esistenti in orbita intorno al nostro
pianeta. Enoch era uno dei profeti eccelsi, uomini scelti, divenuti
coordinatori a servizio di “Dio”, fecero costruire queste città a imitazione,
simbolo e riflesso della “Casa di Dio”, che riconoscevano nell’astronave
“paradisiaca” o “Gloria celeste”, che vedevano allora solcare i cieli all’alba
dell’umanità. In Esodo 16 -10 si legge: “E come Aaronne parlava a
tutta la radunanza de’ figliuoli d’Israele, questi volsero gli occhi verso il
deserto; ed ecco che la gloria dell’Eterno apparve nella nuvola”. Esodo 40. 34-38 34; “Allora
la nuvola coprì la tenda di convegno, e la gloria dell’Eterno riempì il
tabernacolo.
35 E Mosè non
poté entrare nella tenda di convegno perché la nuvola vi s’era posata sopra, e
la gloria dell’Eterno riempiva il tabernacolo.
36 Or durante
tutti i loro viaggi quando la nuvola s’alzava di sul tabernacolo, i figliuoli
d’Israele partivano;
37 ma se la
nuvola non s’alzava, non partivano fino al giorno che s’alzasse.
38 Poiché la
nuvola dell’Eterno stava sul tabernacolo durante il giorno; e di notte vi stava
un fuoco, a vista di tutta la casa d’Israele durante tutti i loro viaggi.”
Una curiosa e sospetta formazione di nuvole sopra il cielo d’Egitto
che sembra un’astronave occultata, affianco il profeta Enoch in un dipinto di
Lucio Tarzariol
Enoch edotto della “Sacra simmetria” e delle sacre misure quali il “cubito
sacro”, che oggi l’uomo ha imparato a conoscere, diede inizio alla costruzione
delle prime città con i “sacri criteri” a lui rivelati e che poi trasmise agli
ebrei, ad Abramo, Salomone ed Ezechiele, per i templi di Israele, per poi essere rivelati anche
all’apostolo Giovani che nell’Apocalisse 21, 16-17, descrive le misure della “Gerusalemme
celeste”. Valutate i confronti che vi propongo, ricordandovi le parole dell’apostolo
Giovanni che nell’Apocalisse in merito alla nuova futura “Gerusalemme celeste”,
non a caso, scrisse:“Vidi la santa
città, la nuova Gerusalemme, scender giù dal cielo d'appresso a Dio, pronta
come una sposa adorna per il suo sposo”(Apocalisse 21:2); chiedetevi
quale città scende dal cielo? Quale città volante apparirà a mezz’aria tra
cielo e terra? Chiedetevi anche cosa voleva dire Gesù quando disse a Natanaele:
“Vedrai cose più grandi di queste!”... “In
verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio
salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo”?(Gv 1,47-51). Lo stesso nome Enoch significa
"inaugurazione", in quanto la città terrena s'inaugura in questo
mondo dove è fondata, perché in questo mondo ha il fine che si propone e persegue,
per cui fu lui il profeta che doveva inaugurare anche T-enoch-titlán città che da lui prese il nome. Si dice che la città di Tenochtitlán originariamente
fosse un semplice sito di capanne fatte di canne, ma successivamente divenne
una grande città ed il centro del potente impero azteco affermatosi a sud
dell'odierno Messico dove le sue rovine sono ora sepolte sotto la moderna Città
del Messico. Ufficialmente si afferma che verso il 1200 gli aztechi si
spostarono verso la fertile Valle del Messico e nel 1325 fondarono Tenochtitlán, ma probabilmente vi erano già
rovine di una società precedente. La leggenda vuole che il dio Sole, avesse
ordinato loro di migrare verso sud finché non avessero incontrato un'aquila
appollaiata su un cactus con un serpente fra gli artigli. Nel 1325 circa,
ciò accadde, gli aztechi, avvistarono ciò che stavano cercando su un'isola nel
lago Texaco e lì sulla palude costruirono un villaggio e lo chiamarono
Tenochtitlan, dal nome del leggendario fondatore e capo “Tenoch” che per alcuni
significherebbe: "il luogo del fico d'india o luogo del cactus",
mentre per altri significa, per l’appunto: “Città di Enoch”. Gli aztechi, sebbene
trovarono popolazioni autoctone come i toltechi, si stabilirono, costruirono
fertili orti e giardini galleggianti, ne fecero una città che superava i
150.000 abitanti fatta di isole, collegate fra loro da canali, e unita alla
terraferma da strade sopraelevate, ponti, terrapieni (le calzadas)
ed un funzionale acquedotto. Nella piazza centrale si trovava una piramide alta
30 metri, provvista di gradinate che conducevano ai templi dedicati a
Huitzilopochtli, il dio del Sole e a Tlaloc, il dio della pioggia ai quali i sacerdoti
rendevano onore attraverso sacrifici umani, asportando il cuore delle vittime
con un coltello rituale di pietra. Nel 1519 gli conquistadores spagnoli con Hernán
Cortés
giunsero a Tenochtitlán e
successivamente, nel 1521, aiutati da alcune popolazioni
locali ostili agli aztechi, conquistarono e distrussero Tenochtitlán, uccisero
anche l'imperatore azteco Montezuma, il quale li aveva accolti con onore, credendo
che Hernán
Cortésfosse
il dio Quetzalcoatl, descritto come un
bianco dalla barba lunga, di ritorno a Tenochtitlán per riformare i costumi e
le leggi. Gli aztechi erano, un popolo
originario di Aztlán per alcuni un
insediamento nel deserto a nord del Messico, per altri
corrisponderebbe alla mitica Atlantide citata da Platone. Infatti nella storia del Diluvio, che cancellò Aztlán
si ritrova, dopo un esodo verso una
nuova terra, un personaggio di nome “Mexi” che ricevette, a Tenochtitlan, i
comandamenti da un Dio chiamato Huitzilopochtli, che apparve "sulle ali di
un uccello" in cima ad un monte. Sitchin nel suo libro: Gli dei dalle
lacrime d’oro, riporta la traduzione di un testo sumero tratto da alcune
tavolette del III millennio a.C. che sembra ripercorrere la storiella biblica
di Caino ed Abele, infatti, un pastore di nome Ka’ uccise il fratello
agricoltore in un conflitto e fu costretto poi a vagare lontano nella terra di
“Dunnu”, dove creò una sua discendenza e costruì una città che dedicò al figlio
Enoch. Secondo Sitchin questa città è “T-enoch-titlán” che, non a caso, contiene
una piramide a gradoni sormontata da due torri come la ziggurat di Babilonia e,
a suo dire, fu la discendenza di Caino che diede origine al popolo
sudamericano. Alcuni testi sacri dicono che Caino fu
confinato da Dio ad est dell’Eden (Nod) dove si sarebbe poi accoppiato, nel suo
vagabondare, con la demoniaca maga Lilith, chiamata anche la “luna nera”, una
figura definita anche “Grande Madre”, che guarda caso, assomiglia all’azteca Coaticlue, “quella dalla gonna di serpenti”. Vi è anche un
mitologico libro di Nod che vede la città di Enoch meta di “clan” vampiri e di
umani, loro servitori, ma probabilmente, se nelle Americhe si praticavano quei
cruenti e sanguinosi sacrifici umani, come altro potevano essere interpretati? Dal
libro di Enoch si evince che ci furono accoppiamenti che condussero alla
creazione di creature spaventose, malvagie e demoni che, a quanto pare, si
aggirerebbero ancora oggi sulla nostra terra. Nel mio libro della storia di
America di Guglielmo Robertson, del 1794, a pag. 38, si racconta di cerimonie
solenni quanto crudeli: “La testa e i cuore la porzione erano
consacrata agli dei, il guerriero, che fatto aveva il prigione, seco portava il
corpo, e lo mangiava in compagnia de’suoi amici”. Ritornando alla
analogie sui tratti somatici, a dir il vero vi sono anche analogie tra le
caratteristiche somatiche dei popoli sudamericani ed i popoli dell’Asia
centrale. Ad esempio, secondo alcuni studiosi un disegno
rinvenuto a Palenque assomiglierebbe, addirittura, ad un semita; ci sarebbero anche
altre prove che testimoniano che antichi popoli, come i fenici abbiano potuto
raggiungere le Americhe, lo proverebbero alcuni reperti archeologici, come
l’iscrizione trovata in Brasile a Parahyba nel 1874.“Il libro della Caverna dei Tesori “ tenuto in
gran considerazione dai Padri della Chiesa e
attribuito a Giulio Africano 200-245, riafferma e reinterpreta i fatti
sopra citati, narra delle figlie di Caino che cadute nella lussuria si dirigono
verso la montagna di Dio con lo scopo di far scendere i 520 figli di Seth per
unirsi con loro e dar così vita ai giganti, gesto che costrinse i ribelli a non
tornare nella “Caverna dei Tesori” sulla montagna di Dio, quel Dio che
successivamente provocò il Diluvio.
Ai tempi dell'arrivo
degli spagnoli il territorio di Tenochtitlán era suddiviso in quattro sezioni
principali, raggruppate in centri amministrativi locali chiamati calpulli. La classe sacerdotale era impegnata
nell'educazione e nell’espletamento delle pratiche religiose. Si racconta che
nel XV secolo, in seguito a
un'esondazione del lago Texcoco, l'imperatore Ahuitzotl avviò una
ricostruzione di Tenochtitlán che andava eseguita secondo la volontà divina e
comprendeva anche l'ampliamento della Grande Piramide, per la quale, nel 1487, fu ordinato,
addirittura, un sacrificio di 20.000 uomini. Ricordo
che nei testi sacri, Jehova, sceso dalla sua
"nube", uccise 14.700 ribelli seppellendoli vivi. Quando si eressero
i templi al Dio si fece festa; al Dio israelita furono sacrificati 22.000 capi
di bestiame, in Messico invece 22.000 uomini. Da molte ricerche si evince che a
Tenochtitlán vi erano già i toltechi e popolazioni di etnia Nahua, stabili e
che vi era, già da prima, arrivato un uomo bianco dalla barba lunga, creduto
una “divinità”, per cui si può sospettare che questo fatto sia avvenuto molto
prima e questo mitico personaggio potrebbe essere benissimo Enoch e T-enoch-titlán
potrebbe veramente significare “Città di Enoch”.
La
mia scoperta che qui metterò in luce potrebbe confermare ciò, dato che vi sono
più indizi. Innanzi tutto ricordiamoci che il profeta Enock, come nell’Apocalisse
siriaca del profeta Baruc e come nelle visioni del profeta Ezechiele con le sue
“ruote con occhi tutt’intorno”; fu portato in cielo e condotto in altro luogo
per poi assegnarli un compito ben definito. Enoch riporta eventi prediluviani di
oltre 10.000 anni e racconta, dettagliatamente di catastrofi e guerre spaziali.
Enoch, era figlio di Jared e padre
di Matusalemme, fu all’età di ben 365 anni, che ricevette la visita di due
giganti "dal volto splendente come il sole, con gli occhi così ardenti da
sembrare torce". Questi esseri gli apparvero ai piedi del letto e
lo chiamano per nome, dicendogli che il Signore lo voleva al suo cospetto, per
cui il profeta dovette avvertire i figli che sarebbe stato assente per un certo
periodo e dovette lasciare detto loro cosa dovevano fare durante la Sua
assenza. Viene fatto salire su di una sorta di “veicolo” che si leva da terra e
volando giunge davanti ad un altro “veicolo”, più grande, sospeso nello spazio,
così si legge:"Mi condussero in cielo, avanzai verso un muro fatto di pietre
cristalline, circondato da lingue di fuoco, con le fondamenta di cristallo e il
soffitto simile alla strada che percorrono le stelle. Fulmini e cherubini
ardenti lo solcavano rapidi. E c’era una seconda casa, più grande della prima,
con le porte spalancate. Ammirevole per la bellezza, la sontuosità le
dimensioni. Il pavimento di fuoco. Fulmini e stelle orbitanti ne formavano la
parte superiore. Mi portarono in un altro posto. Vidi i luoghi delle luci, i magazzini
dei fulmini e dei tuoni". Qui sembra tutto chiaro; Enoch viene
portato con una piccola navicella ad una grande astronave; chiedetevi con quali
altre parole poteva descrivere quello che aveva visto, se non con quelle che
conosceva. Con lui cerano ben 160 angeli edotti di un sapere allora sconosciuto,
in altre parole l’equipaggio dell’Astronave.
Nel Libro etiopico ed apocrifo di
Enoch, che nell’antico testamento è citato come colui che ha camminato con Dio,
risalente al II sec. a. C., derivante dal libro di Noè, e che fece parte, tra
l’altro, della bibbia fino al II sec. d. C. riporta fatti precedenti il
diluvio, che narrano addirittura d’un intervento alieno di natura genetica, in
esso si legge: “E ciò avvenne quando i
figli degli uomini si moltiplicarono, quelli che in quei giorni
vennero alla luce. Fra di loro erano belle e seducenti figlie. “E
gli angeli, i figli del cielo, le videro e le desiderarono e dissero fra
loro "Andiamo, scegliamoci delle mogli fra le figlie degli uomini che ci
partoriranno dei figli". E Semyaza, che era il capo, disse loro
"Io temo che voi non siate concordi per compiere queste
azioni ed io solo dovrò pagare la pena di un
grande peccato".
E tutti gli risposero e dissero "Facciamo un giuramento e
leghiamoci tutti con
imprecazioni comuni" […]
E tutti gli altri [angeli],
insieme a loro [il testo si riferisce agli angeli capidecade],
presero delle mogli e
ciascuno ne scelse una e cominciarono ad unirsi con loro e a
sollazzarsi con loro
e insegnarono loro vezzi ed incanti e a tagliare radici e a
conoscere e
distinguere le piante. Ed esse vennero fecondate e partorirono grandi
giganti. Essi
consumarono tutti i beni degli uomini e quando gli uomini non
poterono più
sopportarli, i giganti si volsero contro di loro e divorarono l’umanità
[…] Allora la terra
mosse accusa contro i senza legge.
E Azazel [un angelo capodecade]
insegnò agli uomini a far spade e pugnali e scudi e
corazze e fece loro
conoscere i metalli e l’arte di lavorarli […] Semyaza insegnò loro
incantesimi e il
taglio delle radici, Arnaros a sciogliere gli incantesimi, Barakiel
l’astrologia,
Kokariel l’astronomia, Ezechiel la meteorologia, Arachiel i segni della
terra, Sansiel i
segni del sole e Sariel i corsi della luna”. In un frammento di
Qumran,
2° n.180 i giganti vengono definiti: “Coloro
che amano l’ingiustizia e trasmettono in
eredità
la colpevolezza”. Nel testo come abbiamo visto ha
fatto addirittura alcuni loro nomi, nomi di angeki in carne ed ossa; ci fa
sapere che: Jequn condusse gli angeli in terra, Asbeel facilitò l’unione degli
angeli con le figlie degli uomini contaminando la specie, Gadreel sedusse Eva e
insegnò ai figli degli uomini la biologia e la scienza delle armi, Penemue
portò la scrittura, insegnò l’uso della carta e dell’inchiostro e rivelò alcuni
segreti, Kasdeja addestrò gli uomini ai combattimenti corpo a corpo, a prestare
i primi soccorsi, a provocare l’aborto. Azazel oltre alla lavorazione dei
metalli e l’arte di lavorarli, insegnò alle donne come usare i cosmetici e le
pietre come gioielli.
Alcuni studiosi
che hanno indagato in merito ai Vigilanti, affermano che ”I primi, esseri di luce superiori all'uomo per natura e per saggezza,
sono chiamati
Cherubini, Serafini e
"Osannini"; essi sono soliti fornire messaggi agli umani
portandoli
momentaneamente in Cielo o, come precisa Enoch, "penetrando nelle loro
camere da letto". Come
non pensare alle odierne abduction, ai rapiti dei nostri giorni. “Quanto
ai veglianti o Vigilanti caduti, essi sono una razza che il profeta definisce
"un tempo santi, puri spiriti, viventi di vita eterna, contaminatisi con
il sangue delle donne"; essi sono i "padri di una stirpe di giganti,
esseri perversi chiamati spiriti maligni, sterminati dal Diluvio.
Fra tutti gli angeli fu Michele,
architetto a fondare la terra sopra le acque. Ed ora eccovi finalmente svelata
la scoperta che poi non è cosi tanto assurda visti gli elementi. Enoch,
probabilmente fu portato con quell’astronave in America e arrivato con “il
sapere di Michele”, lì fondò Tenochtitlán, “la città di Enoch” come aveva fatto
prima con Gerusalemme, città del Dio di Abramo sacra per ben tre religioni:
ebraismo, cristianesimo e islamismo. l’Astronave per Lui era una casa, “la Casa
di Dio”; ed imitarne la costruzione in terra, voleva dire creare un “Paradiso
terrestre” riflesso del Paradiso celeste, la “Casa di Dio, la Gerusalemme
celeste”. Vi dirò di più dalle mie ricerche ho evidenziato in molti monumenti e
artefatti, ceramiche, ecc. che vi erano vascelli volanti allora che solcavano i
cieli, vedi “l’occhio di Quetzalcoatl” proveniente da Teotihuacan, sculture di
“uomini aquila”, ecc. Quando Enoch giunse in quelle terre, come aveva fatto
prima con Sion “la città di Enoch”, fondò Tenochtitlán gli diede una
planimetria che, a quanto pare corrispondeva alla rappresentazione della nave
celeste “la città di Dio”, che ivi lo aveva lì condotto. Queste erano le
usanze, infatti in altri luoghi delle americhe si realizzarono piste e figure
che servivano come spazio porto, vedi Nazca, Teothiuacan (la città dove gli
uomini divenivano dèi), città dove venivano creati spazi sopra le piramidi dove
potevano scendere piccoli velivoli spaziali che servivano per salire e scendere
dall’Astronave Madre. Un’antica mappa di Tenochtitlán pubblicata nel 1572,Hogenberg
Braun ("Civitates Orbis Terrarum vol.
1" "Mexico, Regia et
Celebris Hispaniae Novae Civitas”),per
altro, nella planimetria, simile alla Gerusalemme al tempo di Gesù, sembra
dimostrare uno schema che ricorda proprio un vascello spaziale paragonabile per
analogia, all’Occhio di Quetzalcoatl ed altre raffigurazioni di divinità allora
conosciute, dove l’occhio centrale è l’abitacolo dell’astronave è nello stesso
tempo il “luogo degli dèi” la “Città di Dio”. Luogo dove venivano eretti i
templi religiosi che combaciavano con la sala comando e la plancia di
pilotaggio del velivolo che per le popolazioni autoctone era la “Sede divina” e
riprodotta per analogia in quanto tale, secondo le misure del cubito sacro.
Probabilmente
Enoch aveva avuto il compito di civilizzare le genti presso le americhe come
aveva fatto anni prima. Infatti, come già detto, Enoch aveva fondato Sion,
Gerusalemme, chiamata anch’essa “città di Enoch”, non a caso, riporta lo stesso
schema di costruzione, anche a Gerusalemme c’erano mausolei piramidali e si
facevano sacrifici, il tempio di Salomone fu finito di
costruire nel X secolo a.C., e fu distrutto dai Babilonesi nel 586 a.C, mentre, secondo le fonti rabbiniche della Torah Orale si iniziò a
costruire il Tempio nell'833 a.C., terminato nell'826 a.C. e distrutto 410 anni
dopo. Probabilmente era questo il nuovo compito di Enoch, costruire una
nuova Gerusalemme nelle americhe a “T-enoch-titlán”. Vi sono testimonianze dei
conquistadores spagnoli che affermano ritualità cristiane avvenute a
Tenochtitlan: si battezzavano i bambini con l'acqua, si praticava la
confessione e la comunione distribuendo pezzetti di pane durante le cerimonie;
usanze che praticavano anche i Maya con la celebrazione della " festa
dell'acqua", il 16 maggio, mentre l'8 settembre festeggiavano la nascita della
Madre del "dio bianco" e la Chiesa proprio quel giorno rievoca la
data della natività di Maria; mentre il 2 novembre era il giorno dedicato ai
defunti e il 25 dicembre quello in cui si commemorava l'arrivo del Dio bianco;
tutto prima che arrivassero i gesuiti. Ci sono troppe coincidenze e questa mia
scoperta supporta l’esistenza di un unico ideatore che edificò città simili,
probabilmente in tutto il mondo con specifiche misure e simmetrie date dagli
“angeli-alieni”. Probabilmente affondata Atlantide, c’era bisogno di un altro
luogo dove stabilirsi infatti, come abbiamo visto gli Aztechi giungevano da
Aztlán, e secondo alcuni studiosi, Aztlán deriverebbe dalle parole nahuatlaztatl,
che significa airone, o uccello dalle piume
bianche, e tlan(tli), che significa "posto del": Aztlán; per
cui, se ci pensate bene, un’astronave per i popoli primitivi di allora poteva
solo essere chiamata così. Queste città hanno un “occhio centrale”, e alla luce
di questo è facile capire anche la leggenda egiziana che diceva “Seth, il dio del male, aveva strappato a
Horus l’occhio sinistro e glielo aveva ridotto in pezzi, ma Thot riuscì a
ricomporlo”. A parte tutte le leggende create su questa frase, penso
abbia senso pensare che forse gli aveva strappato una città o un veicolo. Troviamo
il serpente piumato Quetzalcoatl anche presso gli egizi: un serpente piumato ad
ali aperte appare sul trono di Tutankhamon e un altro sui muri della Piramide
del Faraone DJoser a Sakkara; vi era sempre la solita contesa che era percepita
anche presso gli Aztechi, Tezcatlipōca
significa: "specchio fumante" e secondo la mitologia
azteca e nahua,
era il dio della notte,
del nord e
delle tentazioni e possedeva uno specchio che sprigionava fumo ed uccideva i
suoi nemici; era il rivale naturale di Quetzalcoatl che era descritto
esteticamente come una sorta di “Gesù”, significa “serpente ornato di belle
piume”, o “serpente delle nubi”, Egli sarebbe nato come tutti gli Avatar o
Avatara, “il soffio vitale divino di coloro che discendono”, dal dio del cielo
“Mixcoatl” e dalla madre Chipalaian detta “scudo giacente”, diviene facile, ai
nostri giorni, pensare cosa significhi ”specchio fumante” o “scudo giacente”. Autori come Taylor Hansen, De La
Vega, Simone Waisbarg, Cieza de Leon e Kolosimo, raccogliendo notizie al tempo
dei conquistadores spagnoli raccontano di un gigante bianco, barbuto giunto con
un tridente ed un serpente, figura analoga a Nettuno il Poseidone di Atlantide,
il creatore del mondo, al quale era consacrato anche il tempio di Tiahuanaco.
Si racconta che dopo il Diluvio, Viracocha si stabilì nell'isola sul lago
Titicaca e plasmò gli uomini d'argilla e vi soffiò dentro la vita, insegnò loro
il linguaggio e le scienze per poi andarsene attraversando il mare camminandoci
sopra, cioè utilizzando il veicolo che lo aveva fin li condotto. Altro
nome di Quetzacoatl e dimora del Dio stesso era Teo-Ti-Hua-Kan. In lingua
semita significa Il più grande di tutti gli Dei. Teotihuacan era anch’essa una
città consacrata al Sole. I Toltechi e i Nahuas la consideravano come la Mecca
per i musulmani, Gerusalemme per gli ebrei e Abidos per gli egizi. Inoltre,
secondo molti ricercatori, anche Teotihuacan e costruita secondo le misure del
cubito sacro a immagine della Gerusalemme celeste.
Sopra vedete le due
città fondate dal profeta Enoch, è chiara l’assomiglianza planimetrica di
Gerusalemme ai tempi di Gesù con
Tenochtitlán ai tempi dei conquistadores spagnoli di Cortés. Tenete conto delle
modifiche avvenute nel tempo, ad esempio l’ampliamento del tempio di Salomone a
Gerusalemme e molte altre varianti apportate; ma nonostante tutto, ciò non
toglie le analogie dello schema progettuale originale, che vede la “Casa di
Dio” l’occhio principale che combacia con l’abitacolo di quella che appare
essere una sorta di “astronave”, motivo evidente in tutte e due le planimetrie
qui sopra proposte.
Non dobbiamo dimenticare che Enoch fu il settimo profeta
antidiluviano colui che spiegò a Lamech che i Vigilanti, “gli Arconti, guardiani
del cielo” avevano in qualche modo immesso il seme nel grembo di sua moglie
senza abusare sessualmente di Lei, Il figlio illegittimo che ne sarebbe uscito,
doveva essere chiamato Noè il progenitore di una nuova stirpe di uomini dopo il
diluvio. Infatti pare che il diluvio fosse stato programmato dagli “Arconti
divini”. Enoch, a tal proposito, era stato istruito dagli “Arconti, Angeli
messaggeri”, sapeva come costruire l'arca e come salvare gli esseri viventi
sulla terra. Stiamo parlando sempre dello stesso Enoch che “camminò con Dio”,
rapito da un carro di fuoco con la promessa, per l’appunto; che un giorno
sarebbe ritornato sulla terra dopo molti anni. Apparirà chiaro, come ho
evidenziato anche nel mio ultimo libro di profezie: Tempo si sapere 2012-2050
che esiste un piano divino a cui l’Umanità è soggetta. Noterete l’importanza
dei cicli stagionali e della natura per Enoch; infatti i popoli meso-americani,
non a caso, avevano una grande paura che il cielo cadesse e nella loro “ignoranza”
o per mantenere vivo un “maligno potere gerarchico sacerdotale”, hanno iniziato
a sacrificare vite umane con la scusa di mantenere propizio il ciclo stagionale
che forniva al popolo tutto ciò serviva alla loro sopravivenza; diviene
naturale pensare che qualche sovrano “illuminato” attendesse il ritorno di qualche
divinità che arrivasse a mettere fine alle orrende ritualità messe in atto
dalla classe sacerdotale. In realtà a Tenochtitlán giunse Cortès non le divinità che contattarono Enoch, che erano Angeli, arcangeli, o
meglio “messaggeri dell’arca”; è ovvio pensare che questi oggi si chiamerebbero
“Extraterrestri” che allora diedero l’imput a costruire Il Tempio di
Gerusalemme ed i templi di Tenochtitlán, che ovviamente,
divennero costruzioni associate alle manifestazioni della vita religiosa,
sociale, militare e politica sia nazionale che internazionale; e perciò furono
centri di culto, o meglio la "Casa di Dio", quella “Nave madre” che
vedevano in cielo e che riprodussero in terra nelle planimetrie delle loro
città, come testimonianza della loro venuta. In tutto il mondo affiorano
scoperte simili che rievocano antiche civiltà, come la vetta piramidale del
Kailash, sacra per molti culti; od il Choistan, dove furono ritrovate carte celesti antiche di 15.000 anni, od Il
deserto del Tacla Macan con resti vetrificati di antiche costruzioni, o come
quello del Gobi con la mitica Shamballa la città di smeraldo capitale di
Agarthi ed ancora Il fiume di Srinagar, il Jhelum, che si getta nel Chenab,
affluente dell'Indo, nella cui valle si trova la mitica Moenhjo Daro; l'antica
Lanka di Ravana, citata nel Ramayana, ecc.. Non a caso Altri
ricercatori individuarono luoghi del genere si pensi ad esempio il riferimento nella letteratura sumerica al
sito di Tiahuanacu, riportato in auge sempre da Zecharia Sitchin nel suo libro:
“il libro perduto del dio Enki” dove troviamo una traduzione di alcune
tavolette sumeriche che pare raccontare l’arrivo degli “Arconti celesti” nelle
americhe. Più specificatamente nel secondo paragrafo dell’11a tavoletta a pag.
258 scrive:“Questa è ora la storia
del perché, nel paese lontano (il Sud America, in Bolivia, n.d.r.), fu
costruito un nuovo luogo dei carri (uno spazioporto), e dell’amore di Dumuzi
(figlio minore di Enki,delegato alla pastorizia nel suo regno in Egitto) e di
Inanna (figlia di Nannar e Ningal, gemella di Utu, signora di Uruk e di
Harappa), che Marduk (primogenito di Enki e Damkina, venerato come Ra in
Egitto) distrusse, causando la morte di Dumuzi. Accadde dopo la contesa fra
Horus (dio egizio chiamato Horon nella tradizione sumera) e Seth (figlio di
Marduk e Sapanit, dio egizio conosciuto come Satu nella tradizione sumera) e
dopo la battaglia aerea nei cieli di Tilmun (“Terra dei missili”, la Quarta
Regione nella penisola del Sinai). Enlil (figlio di Anu e Antu e capo della colonia
terrestre degli Annunaki) convocò i suoi tre figli in consiglio. Preoccupato
per quanto stava accadendo, disse loro: all’inizio creammo i Terrestri a nostra
immagine e somiglianza. Ora, invece, i discendenti degli Annunaki sono
diventati a immagine e somiglianza dei Terrestri! Prima Caino uccise suo
fratello, ora un figlio di Marduk è l’assassino del proprio fratello! Per la
prima volta un discendente degli Annunaki, dai Terrestri ha formato
un’esercito. Nelle loro mani ha posto armi di un metallo particolare, un
segreto degli Annunaki! Dai giorni in cui la nostra legittimità venne sfidata
da Alalu (re deposto di Nibiru dopo la guerra nord-sud) e Anzu (pilota di
navicella spaziale e primo comandante della Stazione di Passaggio su Marte),
gli Igigi (i trecento Annunaki assegnati alle navicelle spaziali e alla
Stazione di Passaggio su Marte) hanno continuato a creare problemi e a violare
le regole. Ora le vette che fungono da faro (le piramidi di Giza, in Egitto) si
trovano nella terra di Marduk, il Luogo dell’Atterraggio (lo spazioporto a
Baalbek, in Libano) è controllato dagli Igigi. Ora gli Igigi avanzano verso il
Luogo dei Carri. In nome di Seth rivendicheranno per loro tutte le stazioni
Cielo-Terra! Questo disse Enlil ai suoi tre figli; propose dunque di adottare
delle contromisure: dobbiamo creare in segreto un’installazione alternativa
Cielo-Terra! Che sia creata nella terra di Ninurta (dio di Lagash, primogenito
di Enlil e Ninmah, trovò altre fonti d’oro nelle Americhe), al di là degli
oceani, in mezzo a Terrestri a noi leali! Fu così che la missione segreta venne
affidata nelle mani di Ninurta. Nelle Terre delle Montagne (in Bolivia), al di
là degli oceani, accanto al grande lago (il Titicaca), costruì un nuovo Legame
Cielo-Terra, lo circondò con un recinto. Ai piedi delle montagne, dove erano
disseminate le pepite d’oro, scelse una pianura con terreno stabile; vi tracciò
i segni per l’ascesa e per la discesa. Le stazioni sono primitive, ma
serviranno bene allo scopo! Così dichiarò Ninurta al padre: da lì possono
proseguire le spedizioni di oro su Nibiru, anche noi, in caso di necessità,
possiamo da lì ascendere!”. Eric Von Daniken, non da meno, su
indicazione di Karl Maier localizzò in
Kashmir a 30 Km da Srinagar, il
"Tempio degli Ebrei", "Tempio del Sole" o "Tempio dei
Giudei", evidenziato nella nota visione di Ezechiele. Infatti in loco
furono rilevate radiazioni sopra un grande parallelepipedo di pietra e accanto
al tempio sgorga un ruscello, che
s'ingrossa fino a diventare fiume nella valle, mentre sullo sfondo si erge la
catena montuosa dell'Himalaia, il monte "altissimo" descritto dallo
stesso Ezechiele quando dice: " Nell'anno 35° della nostra
deportazione, all' inizio dell'anno, il dieci del mese, quattordici anni dopo
la conquista della città (la caduta di Gerusalemme, avvenuta nel 587), proprio
in quel giorno, la mano di Jahvè di posò su di me e mi trasportò laggiù. Mi
trasportò in visioni divine nel paese di Israele e mi depose su un monte
altissimo, dove mi stava di fronte qualcosa come la costruzione di una città.
Mi trasportò dunque là, ed ecco un uomo che dall'aspetto pareva di bronzo, con
una corda di lino e una canand a misura in mano ed era fermo sulla porta. Egli
mi rivolse la parola: "Figlio dell'uomo, guarda attentamente, ascolta con
attenzione e poni mente a tutte le cose che ora ti indicherò, sei stato,
infatti, portato qui perché io te le mostri”. In un passo del
libro di Enoch leggiamo: “Uno
strano figlio ho generato. Non è come ogni altro essere umano, ma mi sembra il
figlio degli angeli del cielo, perché diverso è il suo aspetto, ed egli non è
come noi… Non mi sembra figlio mio, ma degli angeli”. Non
a caso si trovano tracce di questi esseri giganteschi, sotto forma di “geoglifi”, in Cile (il gigante di Tarapacanel
deserto dell’Atacama, alto 95 metri e largo 20 metri) e in altre parti del
mondo: nel Sud America, negli USA. A prova di questi racconti, nel 1870
l’indiano Frank La Fleche divulgò la notizia del ritrovamento di otto giganti
da parte degli indiani Omaha, gli stessi narrano antiche leggende di giganti
chiamati Mu a Luskha, giunti per primi dall’Oceano Pacifico sulle coste
americane a distruggere le tribù native e a stuprare le loro donne fondando poi
le loro città e guarda caso, proprio in quelle zone sono stati ritrovati
numerosi teschi di 60 cm.
L’Occhio di
Quetzalcoatl da me scoperto, “datato circa VIII secolo d.C., ma forse immagine
molto più antica,” proveniente da Teotihuacan a confronto, con il bassorilievo
olmeco trovato su una parete di roccia basaltica a Cerro de la Cantera,
Chalcatzingo Morelos, in Messico, con la Navicella in argilla di Tropakkale,
trovata nel sito, anticamente noto come Tuspa, in Turchia e con l’immagine
della stele di Palenque, il sarcofago del re Maya Pacal, vissuto nel VII secolo
d.C.. Notare la similare rappresentazione dell’uccello sacro Qetzal.
I *disegni abbozzati nel
1870 da pioniere Carrizo Plain Maria Brumley Noyes, riproducenti alcuni
pittogrammi provenienti da un sito sacro cerimoniale dei nativi americani,
”indiani Chumash”, presso la Rocca Carisa che si trova nella piana di Carrizo
nella parte orientale del San Luis Obispo County, California. Notare il
confronto con l’Occhio di Quetzalcoatl dove i tratti essenziali delle immagini
sembrano rappresentare lo stesso oggetto. Bisogna considerare che se mettessimo
10 persone a disegnare lo stesso oggetto avremmo rappresentazioni diverse, in
base alla capacità artistica individuale, che però, come in questo confronto,
avrebbero tratti essenziali comuni. Anche nel nord America si videro queste astronavi ed i loro popoli
conoscevano le città sacre come Tiahuanaco,
infatti gli Apaches in Arizona, consideravano Tiahuanaco un centro del loro
leggendario passato e la descrissero, senza averla mai vista, ricordando la
statua del Bianco Barbuto. (Image Painted Rock Pictograph
Collection, Cal Poly).
Un importante reperto di arte pre-colombiana
proveniente da una collezione tedesca, che rappresenta in dettaglio una figura
con l’apparecchiatura preposta al volo
Antichi stampi precolombiani Jamacoaque
trovati in Ecuador che ripercorrono i tratti “dell’Occhio di
Quetzalcoatl”, un veicolo che solcava i cieli precolombiani, affianco una
curiosa testa della cultura Cerro Narrio, sempre proveniente dall’Ecuador che
sembra portare un copricapo da pilota notare la somiglianza con i “Guerrieri
aquila”, le tre protuberanze indicherebbero il pianeta venere. Infine un vaso
in ceramica della cultura Chimu che sembra un piccolo velivolo spaziale
pilotato dal “dio del grano”.
Dopo la sopracitata ricerca vi
chiedo di mettere a confronto le planimetrie di Gerusalemme e di Tenochtitlán e
le Astronavi che pare siano in orbita sopra la terra e che alcuni dicono di
aver fotografato nel cielo. A volte in cielo si vedono muoversi luci che
scambiamo per stelle, ma chi ci dice che quelle non siano astronavi?.Tempo fa,
dopo alcuni malfunzionamenti del Telecopio Hubble alcuni astronauti lasciando
un puntamento casuale a terra è apparsa questa immagine che segue, chiamata “New
Jerusalem”, per cui molti sostengono che la Nasa e le autorità sappiano molto
bene dell’esistenza di queste città spaziali. Non si sa quanto attendibili
siano le fonti, ma dopo tutte queste corrispondenze permetterete che anche a uno
scettico qualche dubbio possa sorgere sull’esistenza aliena che da sempre ha
influenzato l’umanità.
A
sinistra la foto giunta dal Telecopio Hubble a
confronto con un UFO (la gloria degli Elohim?) apparso a Gerusalemme all'una di
notte del 28 gennaio 2011, sul Monte Sion e la Cupola della Roccia/Monte del
Tempio. Dopo il terzo cielo che qui di seguito
leggerete, vi propongo il quinto cielo dell'Odissea spaziale del Profeta Baruk, così
abbiamo più chiaro da subito cosa sia la Gloria del Signore”, leggiamo: E
l'Angelo disse: "ascoltami Baruk! Tutto ciò che ti ho mostrato sta nel
primo e nel secondo cielo mentre nel terzo cielo c'è il Sole ma ora attendi e
vedrai la Gloria del Signore".... "Mentre parlavo così con lui vedo
l'uccello, e diviene visibile di fronte a me e cresce sempre di più ed infine
diviene completamente visibile e dietro di lui vedo il Sole brillare e con lui
gli angeli che lo tirano ed una corona brillare, una visione cui non possiamo
rivolgere gli occhi per fissarla". "Contemporaneamente, mentre il
Sole brillava e la Fenice estendeva le sue ali ... io scappai sbigottito"
.... ma l'Angelo mi disse: "non temere Baruk, e potrai vedere anche il suo
tramonto". Apparirà chiaro che la "Gloria del Signore" è
un’Astronave madre con tutte le sue luci e le sue scie lasciate dai motori. Poi
nel quinto cielo si legge:"E l'Angelo mi prese di lì e mi
condusse in un quinto cielo". La
porta era chiusa. Dissi: "Oh Signore! Questa porta non verrà aperta così
che possiamo attraversarla?" E l'Angelo mi disse: "Noi non potremo
avanzare finchè non giunga Michele, che conserva le chiavi del regno dei Cieli
ma tu attendi e potrai vedere la Gloria di Dio"... "E si ebbe un
rombo violento".
La "Gloria di Dio" si manifesta con un frastuono, evidentemente Baruk e l'Angelo si trovano in un locale isolato dallo spazio esterno, con un'atmosfera che permette alle onde sonore di propagarsi. "Ed ecco si sente una voce. Si aprono le porte! E si ode uno stridore forte come il rombo del tuono e venne Michele e l'Angelo che mi accompagnava gli andò incontro."
La "Gloria di Dio" si manifesta con un frastuono, evidentemente Baruk e l'Angelo si trovano in un locale isolato dallo spazio esterno, con un'atmosfera che permette alle onde sonore di propagarsi. "Ed ecco si sente una voce. Si aprono le porte! E si ode uno stridore forte come il rombo del tuono e venne Michele e l'Angelo che mi accompagnava gli andò incontro."
Nel web gira anche il nome di John
Lenard Walson, che secondo alcune fonti, avrebbe scoperto un sistema per
potenziare i piccoli telescopi e avrebbe fotografato enormi macchine spaziali
in orbita sopra la nostra testa. Nelle foto che seguono trovate alcuni
fotogrammi dove vengono mostrate altre macchine misteriose in orbita sopra la
terra. Se le foto sono autentiche? Mi sembra che non siano ne riflessi, ne
lanugine sulle lenti dell’osservatore. Poi, non a caso, mi pare che queste navi
assomiglino all’Arcadia, l’Astronave di Capitan Harloch un manga di
fantascienza scritto e illustrato da Leiji Matsumoto, serializzato dalla Akita
Shōten dal 1977 al 1979. Vi ricordo che l’Arcadia nella mitologia è “il luogo,
il nascondiglio degli dèi”, Questo cartone animato, in Italia fu pubblicato
interamente solo nel 2001 dalla Panini Comics e fu adattato anche in una serie
televisiva anime diretta da Rintarō e prodotta dalla Toei Animation. La serie
fu trasmessa in Giappone su TV Asahi dal 1978 al 1979, mentre in Italia fu
trasmessa su Rai 2 nel 1979. Di recente fu fatto anche un film d'animazione al
computer di Capitan Harlock, proprio nel 2013. C’è da chiedersi se stanno
preparando le nuove generazioni a questa realtà, mentre altri vietano
proiezioni del film sugli Elohim.
Fotogrammi di Astronavi
da John Lenard Walson
Qui sopra, foto grande del tempio di
Thutmosis III e Mentuhotep IIin Egitto a confronto con la “Navicella” in argilla di Tropakkale trovata nel sito, anticamente
noto come Tuspa, in Turchia e con le foto di astronavi attribuite a John
Lenard Walson. Apparirà chiara la geometria essenziale delle raffigurazioni che
trova corrispondenza con tantissimi artefatti e città antichi come con il
tempio ebreo sotto a destra qui rappresentato in un incisione del 1570 . Nella
raffigurazione che segue vedete i geroglifici della tomba di Thutmose III che,
a quanto pare, fece addirittura costruire il tempio ad immagine dell’astronave,
di ciò che considerava un grande avvenimento, “l’incontro con gli dèi del
cielo”.
Tomba di Thutmose III – Antichi
geroglifici raccontano di un evento soprannaturale avvenuto in Egitto proprio durante
il regno del faraone Thutmose III. Secondo le incisioni, un cerchio di fuoco
apparve nel cielo di notte, per poi moltiplicarsi nel corso dei giorni
successivi. I cerchi salirono poi verso il cielo, fino a scomparire. Vedete il
confronto con un reperto maya, una curiosa ciottola in terracotta
precolombiana proveniente dalla Costa Rica (Misure 8 1/2 x 5 pollici), parte di
una raccolta dell’ambasciatore statunitense in Nicaragua James Daniel Theberge
(1975-1977).
Altra
curiosa planimetrie del tempio di Luxor
Sopra
modello dell’Arcadia di capitan Harloch a confronto con i fotogrammi di John
Lenard Walson
Probabilmente nei prossimi anni
verranno rivelati ufficialmente i veri tutori della Terra che ora vegliano
dall’alto dalle loro astronavi in orbita nello spazio, almeno cosi ci lasciò
detto Enoch quando disse: “Poi
porterò un diluvio sulla Terra, e questa sarà gettata in un grande caos. Ed io
lascerò sopravvivere un unico giusto (Noè?) con la sua famiglia, che lavorerà
in accordo con la mia volontà, dal loro seme sorgerà più tardi un’altra razza, numerosissima
ed insaziabile. Poi colui che ha allevato questa razza rivelerà i libri delle
tue scritture e quelle dei padri tuoi, attraverso i quali saranno rivelati
chi sono i tutori della terra agli uomini di fede e diranno loro di questa
razza, ed essa sarà glorificata dopo più che prima” (Il libro segreto di
Enoch, 35, 1, 2, 3 testo
B). Per chi volesse approfondire queste
tematiche può leggere il mio recente libro: Tempo di sapere 2012-2050 edito da
Europa edizioni o visitare il mio sito: www.artealiena.it.
A volte queste navi
spaziali scendono dal cielo e si avvicinano a Noi. Vediamo qui sopra a sinistra
una foto del 2015 scattata nel comune di
Vairano in provincia di Caserta (Campania); alcuni credono sia un
particolare evento atmosferico, ma a me pare una forma di occultamento di una
nave ferma a mezz’aria sopra il celo. A fianco un avvistamento in Austria
documentato da una fotografia scattata con un telefono Smartphone il
giorno 26 novembre 2014, da un cittadino austriaco, residente a Vienna,
notate la forma della nave che corrisponde perfettamente alle altre immagini
che vi ho proposto con questo mio
studio. Gli esperti del centro ufologico
non hanno potuto far altro che constatare l’autenticità del fotogramma, che
riproduce una sorta di velivolo alieno.
O profeta Enoque, fundou duas cidades imitando a astronave Gloria de Deus, citada no Apocalipse.
Fiz uma interessante descoberta, em que o Profeta Enoque foi fundador de Jerusalem e Tenochtitlan, estas foram construidas imitando a imagem da nave espacial ,que o Profeta mantinha contato visual e fisico.
Neste artigo vou destacar a minha descoberta recente que revela a analogia da antiga planimétrica arquitetura de duas cidades importantes, como Jerusalém e Tenochtitlan, fundada, aparentemente, pela bíblia,em que o profeta Enoque com a ajuda de deuses que hoje podemos chamar de extraterrestres ; Além disso, podemos comparar com as supostas imagens das naves espaciais que alguns acreditam que existem em órbita em torno do nosso planeta hoje. Enoque foi um dos profetas escolhidos pelo homem, que se tornaram "um profeta a serviço de Deus", eles construíram estas cidades em imitação, um símbolo e reflexo da "Casa de Deus". Reconheceu no navio "celestial" ou "glória celestial" então olhando para o céu e viram o amanhecer da humanidade.
Enoque informado , que hoje o homem aprendeu sobre as construçoēs das primeiras cidades com "critérios sagrados" revelado a ele e depois transferido para os judeus , a Abraão, Salomão e Ezequiel, para os templos de Israel, e depois também foram reveladas ao povo. Apóstolo Jovens em Apocalipse 21, 16-17, ela descreve as medidas da "Jerusalém celeste". Avalie comparações que eu proponho, recordando as palavras do apóstolo João que a revelação sobre o novo futuro "Jerusalém celeste", não surpreendentemente, ele escreveu: "Eu vi a cidade santa, a nova Jerusalém, que descia do céu ' adiante designado por Deus, como uma esposa ornamentada para o seu marido "(Apocalipse 21: 2); pergunte a si mesmo que cidade desce do céu? Que cidade voando aparecerá no ar entre o céu e a terra? Também perguntar-se o que Jesus quis dizer quando disse a Natanael: "Você vai ver coisas maiores do que estas" ... "Em verdade, em verdade vos digo: vereis o céu aberto e os anjos de Deus subindo e descendo sobre o Filho do homem? "(Jo 1,47-51).