Pubblicazione in EXPO ART
Lucio
Tarzariol da Castello Rpoganzuolo, l'artista fondatore del movimento artistico
"I Reminiscenti" che con le sue ricerche ha coniato il termine
"ARCHEOALIENISMO"esporrà "il Djed" alla
Mostra:” Il TEMPIO DI OSIRIDE SVELATO” presso La Scuola Grande di San Giovanni
Evangelista a Venezia dal 2 Giugno al 21 Ottobre 2012
La spiritualità degli egizi e l’interpretazione dei loro tre simboli
fondamentali
Studi
e ricerche di Lucio Tarzariol (SINTESI DEL PENSIERO)
Cell. 3388807793 - Sito: www.artealiena.it
Qui a fianco Djed, l’Opera dell’artista Lucio
Tarzariol da Castello Roganzuolo che rappresenta i tre simboli fondamentali
degli antichi egizi; ecco il pensiero dell’autore: “Diodoro siculo ed altri antichi storici del
passato sostengono che le prime divinità egizie abbiano origine atlantidea, dal
mitico continente di Atlantide citato da Platone nel Timeo e nel Crizia.
Infatti nella mitologia egizia alcuni dei come il dio Ptah erano dei “Creatori”, demiurghi di città, dotti di sapere e
conoscenza. Nel caso di Ptah la cosa è ancora più sconvolgente in quanto è considerato,
per l’appunto, “il solo Creatore non creato” che a volte , si personifica
addirittura con la materia primordiale (Ta-tenen), la "Matrice
universale", anche se fu sposato con Sekhmet e Bastet con figli del calibro di: Nefertum, Mihos
e Imhotep. Ptah è il più
antico degli dei tra le divinità predinastiche di Menfi ed il suo vero culto
risalirebbe, addirittura, a Menes, il primo faraone unificatore dell’Egitto. Durante
il periodo dell'Antico Regno, Ptah fu associato anche a divinità funerarie come
Sokaris
e più tardi anche a Osiride,”Il Mito regale
della rinascita”; non a caso Ptah era il dio che tramite la sua parola aveva
creato l'Universo ed era il creatore della sua stessa immagine. Nello scettro
di Ptah ritroviamo i fondamentali tre simboli della spiritualità egizia Zed,
Ankh e Uas. Infatti nell'iconografia, Ptah
è raffigurato come un uomo mummificato,
forse per indicare il “tempo oltre la morte o meglio l’Oltre vita”. Ptah nella
mitologia egizia si identifica etimologicamente anche con lo stesso termine
"Egitto", una corruzione greca della frase
"Het-Ka-Ptah", o "Casa dello Spirito di Ptah", infatti Il
suo nome deriva anche da pth che significa
"modellare"; modellare attraverso il dominio delle energie attraverso
la conoscenza ed il potere del suo scettro. Generalmente è rappresentato con la
barba mentre tiene fra le mani proprio uno scettro composto dall’Ankh (simbolo
della vita), l'Uas come bastone del potere, e il Djed (simbolo
della stabilità). Lo scettro a mio parere rappresenta: “ il potere creativo (Uas)
dello spirito sulla materia (Ankh con il cerchio che simboleggia lo spirito
sopra la croce che rappresenta i quattro elementi della materia; simboli che
insieme rappresentano “l’evoluzione della vita sulla Terra”) che attua
“Creazione” attraverso l’equilibrio variegato e lo status diversificato della
"Matrice universale e le sue energie” (il Djed equilibratore
dell’energia). Lo Zed inserito nella Piramide iniziava gli adepti, ecco svelatovi il segreto delle piramidi egizie e precolombiane
come quelle di Teotihuacan, termine, che non a caso, in lingua
nahuatl, significa per l’appunto: “luogo dove gli uomini si trasformano
in divinità”; apparirà così chiaro, anche perché, Osiride è il “Mito della
Rinascita Regale”, in altre parole la consapevolezza e la coscienza di
interagire con la "Matrice universale", la grande "Mente
creatrice". Nella
teologia egizia del Nuovo Regno, questa "Matrice universale" prende
il nome di Ra, anch’esso “un dio che si è creato da
solo” e che accompagna nella camera nascosta di Osiride per preparare la “Rinascita
regale”. Ra è “IL tutto” e a Lui è dedicato anche il Libro
dell'Adorazione di Ra in Occidente;
un testo che compare all’inizio della XVIII dinastia e descrive il mistero divino
della rigenerazione del Sole. Infatti si dice che Ra “è Il dio unico che si è
suddiviso in milioni di dei e ogni divinità discende da lui”. LUCIO TARZARIOL
The spirituality of
the Egyptians and the interpretation of their three basic symbol Studies and researches
by Lucio Tarzariol
SUMMARY OF THE AUTHOR’S THOUGHT
Cell. 3388807793
- Sito: www.artealiena.it
In the picture on the left you can
admire Djed, by the artist Lucio Tarzariol from Castello Roganzuolo (Treviso),
representing the three basic symbols of the ancient Egyptians. Here is the
author's thought: " Diodorus Siculus
and other ancient historians of the past say that the first Egyptian gods
originate from Atlantis, the legendary continent mentioned by Plato in Timaeus
and in Critias . As a matter of fact , some of the gods of Egyptian mythology such
as the god Ptah were "Creators" –
learned urban demiurges. In the case of Ptah, the thing is even more amazing
as he is considered, in fact, "the only non-created Creator " that
sometimes even personifies the primordial matter (Ta-Tenen), the
"universal matrix", although he was married to Sekhmet and Bastet and
had children such as Nefertum, Mihos and Imhotep. Ptah is the oldest of the
Predynastic gods of Memphis and his true worship goes back even to pharaoh Menes,
the first unifier of Egypt. During the period of the Old Kingdom, Ptah was also
associated with funerary deities such as Sokaris , and later with Osiris,
"The Myth of royal birth". Not surprisingly Ptah was the god who had
created the Universe through his word and was the creator of his own image. In Ptah’s
scepter we find three symbols of Egyptian spirituality : Zed, Ankh and Uas.
Indeed, in the iconography, Ptah is depicted as a mummified man, perhaps
indicating the "time after death, or ,better , after life." In Egyptian
mythology , Ptah is identified etymologically with the word 'Egypt', a
corruption of the Greek word "Het-Ka-Ptah", or "House of the
Spirit of Ptah". As a matter of fact, the name originates also from pth ,
which means "shape “ - shape through the domain of energy through the
knowledge and the power of his scepter. He is usually represented with a beard
as he holds in his right hand a scepter made of the Ankh (symbol of life), the
Uas (stick of Power, and the Djed (symbol of stability). In my opinion , the scepter
is "the creative power (Uas) of spirit over matter (Ankh with a circle
that symbolizes the spirit on the cross representing the four elements of
matter - symbols which together represent “the evolution of life on Earth
"), implementing "Creation "by balancing the various and
diversified status of the universal Matrix and its energy "(the energy-balancing
Djed). The Zed inserted into the Pyramid initiated the followers: here is the secret
of the Egyptian pyramids, like the one of pre-Columbian Teotihuacan, a term,
which, not surprisingly, in the Nahuatl language means precisely: "the
place where men become gods" . This clarifies also the reason why Osiris
is the "Myth of Rebirth Kings ", in other words, the awareness and
consciousness to interact with the" universal matrix ", the “great creative
mind ". In the Egyptian theology of the New Kingdom, this " universal
matrix “ also takes the name of Ra - a god that has created himself and brings
to the hidden chamber of Osiris to prepare for the " royal Rebirth”. Ra is
“the whole”. To him is dedicated also the Book of Worship of Ra in the West, a
text that appeared at the beginning of the eighteenth dynasty and describes the
divine mystery of regeneration of the Sun. It is said that "the god Ra is the
one that is divided into millions of gods and all gods descended from him."
LUCIO
TARZARIOL
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