mercoledì 31 luglio 2019

Scoperta iscrizione di Mussolini lasciata nel 1934 presso il Santuario di San Francesco da Paola a Revine Lago a cura di Lucio Tarzariol da Castello Roganzuolo


Scoperta iscrizione di Mussolini lasciata nel 1934 presso il Santuario di San Francesco da Paola a Revine Lago


A Cura di Lucio Tarzariol 


  A fine luglio scorso giunse in biblioteca a Revine Lago dove sono bibliotecario, il signor Mario Tomio, e chiacchierando sui vari fatti storici locali, mi raccontò che circa vent’anni prima, assieme al figlio Luca, aveva visto lungo la camminata di scale che menava al campanile del Santuario di San Francesco da Paola una iscrizione di richiesta di grazia a San Francesco firmata da Mussolini. Curioso di verificare il fatto, il 23 luglio organizzai un incontro presso il Santuario col Il Signor Mario Tomio, il mio amico Francesco ed Emanuela Ruggio, restauratrice degli affreschi del santuario, cosi prima della messa, con il consenso di don Angelo che era presente, siamo saliti lungo la scalinata che menava al campanile, e dopo un po’ di incertezza iniziale sulla posizione dell’iscrizione, il signor Tomio ha individuato la scritta, finora rimasta sconosciuta, e scoperta anni prima. Tutti noi presenti, compreso il sottoscritto, abbiamo potuto effettivamente constatare la presenza della presunta iscrizione firmata Mussolini.
   Sapevo che Mussolini faceva parte dell’11° Bersaglieri, il corpo che combatté a Revine Lago nella prima guerra mondiale, e sapevo anche che Benito Mussolini, fino a poco prima di essere catturato, si firmava solo Mussolini, per cui, possedendo una sua firma autografa, ho pensato subito che l’iscrizione fosse autentica, ma effettivamente non posso averne ancora la certezza. L’iscrizione dice: “O S. Francesco tu che sei molto buono intercedi la grazia della guarigione di mia sorella”. Revine 21-03-34. F.to Mussolini.



  Nonostante la dedica appaia molto semplice, ho potuto constatare subito che la firma potrebbe essere autentica in quanto, come potete vedere nell’immagine, vi è una certa somiglianza con quella ufficiale in mio possesso. Teniamo presente anche il fatto che firmare in orizzontale su un piano, e firmare in verticale su un muro, è molto diverso. A confermare la firma, ripeto, rimane il fatto che Benito Mussolini prima del 45 si firmava scrivendo effettivamente solo Mussolini, proprio come risulta nella richiesta di grazia in effige nel Santuario. Inoltre sembra che il duce fosse devoto a San Francesco ed effettivamente aveva una sorella di nome Edvige. Altra cosa riguarda la sua presenza in zona; infatti da alcune indiscrezioni, pare che il duce giunse in zona per incontrare Hitler privatamente nelle colline del Vittoriese, probabilmente in una delle tenute dei conti Marinotti sostenitori di Mussolini, un incontro che probabilmente preannunciò quello avvenuto ufficialmente in seguito, precisamente il 14 e 15 giugno del 1934 quando nella Villa Reale di Stra lungo il Brenta e a Venezia Mussolini incontra Hitler per discutere della questione austriaca, del disarmo e della Società delle Nazioni. Mi è noto anche che nella memoria di una certa Signora Maria di Vittorio Veneto vi è il ricordo della madre che spesso gli raccontava di una visita del duce avvenuta a Vittorio Veneto proprio in quel periodo, quando i bambini in divisa da balilla vennero dislocati in cortile in modo da formare la scritta: “W DUX” cioè “Viva il Condottiero”. Infatti fu proprio nel 34 che partì l’istruzione premilitare che diventerà obbligatoria in quell’anno con una circolare del Ministro che ordinava una revisione che eliminasse tutte le opere antifasciste dalle biblioteche degli alunni. Mussolini conosceva bene le nostre zone, ebbe pure la cittadinanza onoraria di Vittorio Veneto.  L'onorificenza gli fu conferita dal consiglio comunale con delibera numero 80, già il 24 giugno del 1924.

                                                                                                       Il Bibliotecario

                                                                                                        Lucio Tarzariol